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«Mentre abbiamo ancora davanti la vergogna costituita dalla rappresentazione della sanità calabrese nel servizio su «Report», tutto continua come prima e peggio di prima senza che intervenga un segno sia pur minimo diretto ad eliminare la cause del catastrofico stato esistente specie sotto il profilo finanziario». Lo afferma il consigliere regionale del Pdl Domenico Tallini.
«In tali condizioni – continua – la prospettiva del commissariamento origina una preoccupazione ulteriore. Se è vero che alla base del dissesto vi sono i «buchi» finanziari prodotti dalle singole unità sanitarie ed ospedaliere è anche vero che i dirigenti generali che hanno causato i buchi medesimi sono sempre gli stessi, rimasti al loro posto anche dopo accertati disastri, oppure ruotati per coprire incarichi diversi ma di identico contenuto. Così pure si è indubitabile che niente è stato fatto dall’Amministrazione in carica quanto alla inagibilità di 36 presidi ospedalieri su 39, è inconcepibile che allo stesso Presidente che ha dato tali prove sia affidato la medesima gestione come commissario. E vi è poi l’esempio emblematico del presidio ospedaliero Pugliese-Ciaccio di Catanzaro al quale il Presidente ha destinato un suo uomo di fiducia, ma che è incompatibile in forza della legge». Tallini prosegue affermando che «il Bilancio aziendale presentato da Ciconte presenta un deficit mostruoso e da ciò discende la decadenza automatica del direttore generale che è prevista appunto allorquando venga realizzato un disavanzo di gestione. Intervistato in Report il Presidente Loiero ha espressamene affermato che sulla questione della sanità calabrese giocava tutta la sua personalità politica restando pronto a trarre le conseguenze di un fallimento anche in termini di dimissioni. Ora il fallimento è dimostrato. Il presidente – conclude – presterà fede al suo proposito per come dichiarato pubblicamente»?
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