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«La puntata di Report di ieri sera ha confermato la giustezza di alcune posizioni che andiamo sostenendo da tempo. Il presidente Agazio Loiero non può attardarsi e non convenire con quanti sosteniamo l’accorpamento della Fondazione Campanella al Mater Domini». A sostenerlo è il capogruppo del Pd alla Regione, Nicola Adamo.
«Non ha alcun motivo, soprattutto dopo il mancato riconoscimento di Istituto di ricerca – aggiunge Adamo – che la Fondazione continui ad esistere. È uno spreco ed una inopportunità: le attività di cura oncologica che svolge la Fondazione possono essere svolte direttamente da Mater Domini. Tenere in piedi la Fondazione vuole significare soltanto che 50 milioni di euro all’anno di risorse pubbliche vengono affidate ad un soggetto dal profilo giuridico privato che ovviamente si sottrae alle attività della Stazione unica appaltante, alle procedure concorsuali e ad ogni altro atto pubblico di controllo e verifica delle attività gestionali. Questa scelta va fatta subito. È una buona e virtuosa azione di contenimento dei costi». A suo dire, dunque, sarebbe tempo di “tagliare gli sprechi veri ed elevare la qualità dei servizi, ponendo al centro l’attenzione per cura e la salute del cittadino”.
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