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Dal primo gennaio scorso è cominciato il procedimento utile alla bonifica di 660 discariche in Calabria. «Da quella data – ha spiegato l’assessore al regionale al ramo Greco – abbiamo ottenuto le competenze dall’Ufficio del Commissario per l’emergenza e, già a fine marzo, erano state siglate convenzioni con 160 sindaci mentre proseguono i contatti con tutti gli altri. Ci sono risorse utilizzabili per 70 milioni di euro». «Dobbiamo capire adesso cosa c’è in queste discariche – ha aggiunto l’assessore – e per questo saranno necessarie delle caratterizzazioni, cioè interventi di indagine sul materiale. C’è, comunque, un ambiente negato che è enorme: esistono discariche di piccole proporzioni e altre enormi. In un caso abbiamo a che fare con un’area di 44 ettari che equivale a 44 campi di calcio. Certo la preoccupazione maggiore è legata a quelle discariche sconosciute per l’individuazione delle quali lanceremo un vero e proprio piano». Greco ha sottolineato, inoltre, la centralità della raccolta differenziata. «Non possiamo – ha detto – scavare e seppellire all’infinito. Attualmente ci sono 250 comuni che fanno la differenziata ma la buona notizia è che ci sono le risorse anche per proseguire su questa strada e ampliare il raggio di enti che potranno partecipare. A disposizione per i nuovi bandi che dovranno però cambiare impostazione abbiamo 24 milioni di euro. Allo stato delle cose bisogna dire tuttavia che la differenziata non ha funzionato in questa regione. Era del resto umano che potessero verificarsi degli errori in buona fede. Noi utilizzeremo questi errori per individuare un nuovo modello puntando anche ad un forte coinvolgimento delle Province».

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