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Il Catanzaro travolto da Gela, che vola al secondo posto solitario. I giallorossi rimediano duqnue la terza sconfitta consecutiva (3-1) con una prestazione imbarazzante. Irriconoscibili i giocatori di Provenza, che solo dopo il gol di Caputo hanno trovato l’orgoglio per tentare un’impresa improbabile. C’è però tempo di ricaricare le pile in vista degli spareggi di fine maggio. Il successo dei siciliani arriva contro una diretta concorrente per la promozione in Prima divisione. Gela e Catanzaro potrebbero ritrovarsi nuovamente una di fronte all’altra nei play off.
Eppure alla sfida del Presti sono gli ospiti a presentarsi con la formazione tipo. Recuperati Caputo, Ciano e Berardi, il Catanzaro inizia con il 4-3-1-2, con Iannelli e Antonio Montella davanti a Max Caputo. Nel Gela, Cosco ridisegna la difesa, con Pasquale Esposito e Nigro centrali, Galuppi e Ambrosecchia terzini. La rabbia dei biancazzurri viene scaricata in una partenza strabiliante. Dopo 7 minuti, Franciel approfitta di un taglio di Alessandrì e beffa con il piattone sinistro Mancinelli. Per il brasiliano undicesimo sigillo stagionale. Simbolico l’abbraccio di tutta la squadra al tecnico Cosco, criticato per gli ultimi risultati negativi. Il Catanzaro non solo non reagisce, ma subisce il raddoppio dopo appena cinque minuti. I calabresi non ci stanno ed al 15’ provano a rientrare in partita. Dal cross di Caputo l’incornata di Di Maio che si stampa sulla traversa. Sotto di due reti l’allenatore Provenza decide di cambiare due uomini dopo 28 minuti. Dentro Armenise e Mangiacasale per Zaminga e Iannelli. Lo schieramento passa al 4-4-2, ma sul campo domina sempre il Gela. I giallorossi, smarriti e senza idee, ci provano prima con Armenise (33’) e poi con il solito Caputo che pennella per Berardi al 40’. Questa volta è Cecere con i pugni a dire di no al Catanzaro. Nella ripresa non cambia il copione. Dopo 60 secondi, azione spettacolare tutta di prima: Schiavon-Franciel-Alessandrì-Gaeta che conclude forte ma alto. Al 4’ minuto ospiti in dieci. Ciano, nervoso e già ammonito, commette un fallo inutile di frustrazione su Unniemi a centrocampo. Il Gela trova praterie nelle ripartenze con un Catanzaro oramai allo sbando. Il terzo gol è la naturale conseguenza. Il neo entrato Iannini salta due avversari come birilli e serve a Gaeta il pallone facile del 3-0.
I giocatori di casa potrebbero dilagare, tant’è che a 35’ Marinucci e Iannini sfiorano il quarto gol. Al 37’ gol da antologia e applausi per Caputo, che addolcisce la pillola amara per i giallorossi. La sua conclusione sull’assist di petto di Falomi beffa il portiere Cecere. Inutile il pressing finale del Catanzaro.
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