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La città di Paliano, in provincia di Frosinone, è uno dei siti del Lazio che il turista conosce ed impara ad amare perché può apprezzare oltre alle bellezze, storia, e soprattutto, il calore e l’affabilità degli abitanti; anche il pittore Mimmo Canonico giunto a Paliano per amore si è avvicinato a questo paese in modo rispettoso, discreto, quasi timido assimilando poco a poco il fascino e la suggestione del luogo. Il maestro ha sentito impellente il bisogno di esprimersi riscoprendo e facendo riscoprire su tela il “paese delle fate e dei panni stesi”.
Dal 25 Aprile 2009 al giorno 3 Maggio 2009 presso la sala comunale “Esperia” in Piazza XVII Martiri a Paliano sarà possibile vedere l’ultima produzione artistica del pittore, e saranno esposte le opere più recenti del pittore Mimmo Canonico riguardanti aspetti caratteristici della città di Paliano e altre opere rappresentanti i temi classici trattati dal maestro: composizioni monocromatiche, paesaggi alpini e marini.
La mostra organizzata da Fabrizio Ferrari, con il patrocinio del Comune di Paliano, della Provincia di Frosinone, dell‚U.N.P.L.I e della Associazione Turistica Pro Loco di Paliano, resterà aperta fino al giorno 3 Maggio 2009 con il seguente orario 10.00/12.30 e 16.30/20.30. Interverranno oltre alle più importanti personalità locali, personaggi del mondo della cultura e dell‚arte come Donat Conenna critico d‚arte, che attualmente conduce su sky una nota trasmissione, Antonio Moretti letterato, Bettina Bartalesi scrittrice e il Senatore della Republica Valter Zanetta.
Mimmo Canonico nasce a Cassano Jonio in provincia di Cosenza; fin da ragazzo si distingue per alcune doti innate: la fantasia, il temperamento, la spiccata tendenza al disegno, ai cui rudimenti lo avvia il suo insegnante delle scuole elementari.
Dopo gli studi classici Canonico si dedica esclusivamente all’arte, nel 1953 si trasferisce a Domodossola, dove il suo talento lo mette in luce imponendolo all’attenzione del pittore Walter Benecchi che, oltre a guidarlo verso il mezzo d’espressione a lui piu’ congeniale: la pittura, è il primo che lo sprona ad affrontare il giudizio del grande pubblico.
Seguono anni di intenso studio e di lavoro, Canonico si muove nel nord-ovest di Italia dalla val Formazza alle valli ossolane, dalla val Sesia alle grandi citta’, frequenta i maestri Carlo Fornara e Mario Tozzi, conosce tra gli altri Giuseppe Jacchini e Carlo Saccardi, risale a quegli anni anche il rapporto, in seguito diventato di profonda amicizia, con il maestro Ibrhaim Kodra.
Tra il 1966 ed il 1970 vengono organizzate mostre personali di Canonico in varie citta’: Arezzo, Padova, Taranto, Bologna, Milano, Varese, Novara, Pesaro, Roma. Nel 1971 è premiato a Parigi all’esposizione della pittura italiana, partecipa inoltre a numerose rassegne internazionali a Londra, Ginevra, Losanna, Mentone, Sant-Tropez.
Tornato in Italia crea e dirige fino al 1975 la galleria d’arte “Il Vertice” di Domodossola, per anni punto di riferimento artistico-culturale per l’intera regione, frequentato tra gli altri dai critici Beppe Selvaggi, Elio Bertozzi, Giovanni Ambrosini, Donato Conenna che si interessano alle opere di Canonico e scrivono di lui lusinghieri apprezzamenti.
Nel 1977 torna al sud, e per cinque anni lavora nel proprio atelier di Marina di Sibari.
È molto spesso membro di giurie d’arte nazionali ed internazionali. Organizza personali a Spezzano, Firmo, Cosenza, Reggio-Calabria, Guidonia-Montecelio. Gia’ direttore artistico del centro culturale “Baskim Kulturor Arberesh” di Spezzano Albanese. È attuale responsabile artistico della associazione “Spezzano è…”.
Ulteriori informazioni sul sito:www.mimmocanonico.it
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