3 minuti per la lettura
Quaranta espositori provenienti da ogni angolo della Calabria saranno da oggi al Vinitaly di Verona, uno dei più importanti saloni internazionali del vino e dei distillati. Dalle grandi aziende vitivinicole alle piccole realtà a conduzione familiare, il meglio della produzione calabrese si lancia alla conquista del mercato nazionale ed estero. La quarantetreesima edizione della fiera, infatti, è l’appuntamento imperdibile per la promozione dei marchi, il confronto sui mercati e la discussione sulle strategie da adottare in un periodo difficile qual è
l’attuale. La vendita di vino e distillati, infatti, è caratterizzata dallo stesso calo che ha toccato tutti i settori produttivi in un momento di crisi generalizzata.
E se pure sembra che gli italiani non mettano il vino tra le prime spese da tagliare, è chiaro che i mesi a venire si annunciano ricchi di difficoltà. E che il Vinitaly rappresenterà un momento importante di confronto tra i produttori, italiani e esteri. Tra i calabresi, c’è qualcuno che ha pensato di presentarsi all’appuntamento con la fiera con prodotti nuovi e potenzialmente appetibili al mercato. È il caso di Caffo, storico inventore dell’Amaro del capo, che presenterà
una collezione di grappe monovitigno, prodotte nello stabilimento friulano.
Sebbene la Distilleria Caffo abbia investito anche in Friuli Venezia Giulia, rimane molto legata al territorio calabrese. Caffo è stata infatti, già dagli
anni ’60, una delle prime aziende produttrici di grappa al Sud, e oggi è impegnata
nel progetto “Grappe autoctone calabresi”, relazionandosi con le più importanti
cantine vitivinicole del territorio. Con le vinacce del Mantonico prodotte da Cantina Statti, sarà prodotta la prima grappa Lamezia, costituita dal blend di vinacce Malvasia, Mantonico, Gaglioppo e Greco. La grappa Lamezia nasce grazie ad progetto fortemente voluto dai giovani titolari delle due aziende, Alberto ed Antonio Statti, e Sebastiano Caffo. Una collaborazione che dimostra la volontà delle nuove generazioni, oggi alla guida delle due aziende, di creare sinergie che facciano crescere tutto il territorio regionale. L’azienda Caffo, inoltre, presenterà alla fiera di Verona anche uno dei suoi ultimi nati, il Finocchietto ottenuto esclusivamente con la sommità del finocchietto selvatico, proveniente dalle proprietà calabresi dell’azienda. La casa Statti, dal canto suo, presenterà
il primo spumante classico calabrese, ottenuto da uve Mantonico autoctone. Il prodotto proviene dalle uve dei vigneti di proprietà e, dopo la vinificazione, la rifermentazione in bottiglia dura 18 mesi. «In Calabria mancava uno spumante simbolo del nostro territorio – afferma Antonio Statti -. Oggi però il mercato degli spumanti è in continua ascesa e non produrne avrebbe significato per la regione perdere delle opportunità. Abbiamo scelto il Mantonico perché è una varietà locale che farà molto parlare di sé. Presenta eleganza e grande struttura, che nulla ha da invidiare ai grandi vitigni usati per la produzione di
Champagne». E se Caffo e Statti hanno puntato su due novità assolute per la partecipazione a Vinitaly, altri produttori calabresi annunciano sorprese.
Contestualmente verrà presentata la produzione calabrese nella sua varietà e diversità. Dalle aziende storiche a quelle di più recente affermazione. Dalle grandi realtà alle piccole case. Tutti distribuiti sui numerosi stand, che oggi saranno visitati dal ministro per le Politiche agricole Luca Zaia, al quale – dopo la serata di gala di ieri sera con tanto di concerto del pianista Luigi
Einaudi – spetterà l’inaugurazione del Vinitaly.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA