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Antonino Caracciolo e Clelia Cutrì, entrambi sub agenti di numerose compagnie assicurative di Reggio e del nord e centro Italia, secondo gli uomini della Polizia Giudiziaria della Procura e della Compagnia Carabinieri, farebbero parte di una rete di specialisti in fenomeni fraudolenti a danno delle compagnie assicurative. La coppia, insieme ad un avvocato reggino, T.G. di 66 anni, e ad alcuni periti assicurativi, A.A. di 62 anni, e C.G. di 64, formulava e documentava richieste di risarcimento ed indennizzi per sinistri che non si erano mai verificati o che invece si verificavano con modalità diverse da quelle descritte nei modelli Cai – Cid, inducendo le Compagnie assicurative a rilasciare polizze a costi più bassi rispetto alle condizioni previste. In particolare venivano spesso indicati sui modelli di denuncia i dati anagrafici di persone ignare ai sinistri, i cui nominativi venivano ricavati dall’archivio che i due coniugi possedevano per via della loro professione. Caracciolo e Cutrì sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre sono state denunciate a piede libero altre 47 persone.
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