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La Vultur va in finale espugnando il San Rocco di Tolve. La sua seconda finale consecutiva di questa Coppa Italia regionale, dove andrà ad affrontare il Real Metapontino che ha superato senza patemi l’ostacolo Sporting Matera. La Vultur va in finale perché ci ha creduto di più e nell’arco dei 180 minuti è quella che alla fine ha maggiormente meritato. La partita del San Rocco è stata una fotocopia di tutte le partite giocate finora dal Tolve tra le mura amiche. Squadra spuntata che difende bene ma che in avanti ha delle enormi difficoltà. E se metti che nella partita contro la Vultur, mister De Nora, è stato costretto a schierare per tre quarti una difesa inedita, anche il discorso dell’impermeabilità difensiva comincia ad avere qualche crepa.
Che il pomeriggio non sarebbe stato dei migliori lo si è capito subito quando abbiamo visto rientrare negli spogliatoi dolorante, durante la fase del riscaldamento pre partita, Felice Saccente, capitano e anima dei giallorossi. Anche lui out dopo le defezioni di Sanrocco e Waide. La Vultur di mister D’Urso è calata sul terreno tolvese con il miglior abito possibile. Andiamo alla cronaca. Subito Vultur al 4’ con una conclusione dalla distanza di Salvia, Laurieri non interviene in maniera impeccabile ma poi è super sulla ribattuta da distanza ravvicinata di Petagine e manda in angolo. Al 14’ calcio di punizione di Salvia con palla larga sul fondo. Ancora Laurieri sugli scudi al 19’ quando Salvia dalla sinistra serve l’accorrente Brescia che a colpo sicuro trova sulla sua strada l’estremo di casa a parare. Al 20’ punizione dalla tre quarti di Petagine che calcia debole. Al 33’ cross di Lancellotti dalla destra, torre di Petagine per Brindisi che appostato a centro area, in semi rovesciata conclude tra le braccia di Laurieri. Al 39’ si vede il Tolve con Podano che raccoglie un cross di Angelastri dall’out di destra ma al momento della conclusione viene contrato in angolo da un difensore avversario.
Al 44’ Brindisi, sorpreso da un “buco” di Loiudice, manda la palla alle stelle. Uno il minuto di recupero concesso da un attento direttore di gara. Si riparte ed il Tolve sembra rimanere negli spogliatoi. Al 9’ si sblocca la partita: lancio dalle retrovie bianconere, palla a campanile, Brindisi controlla tra i due difensori centrali, li supera ed insacca di prepotenza. E’ il tripudio dello spicchio bianconero del San Rocco che esplode pregustando l’approdo in finale. Passa un minuto ed è Petagine che controlla e conclude ma Laurieri gli dice di no. Si apre qui una “vis à vis” tra Petagine e Laurieri che vivrà di altri episodi. Girandola di cambi e doppio giallo per Santarsiero reo di aver colpito un avversario a terra. Tolve in dieci uomini. Piove sul bagnato. Diluvia addirittura al 17’, quando, come logica conclusione arriva il raddoppio: Salvia su punizione dai trenta metri indovina l’angolo basso alla sinistra di Laurieri che nulla può sulla conclusione forte e precisa rasoterra. Alla mezz’ora è Petagine che da terra riesce a concludere ma Laurieri devia in angolo.
Al 41’ arriva il gol del Tolve con Pappapicco che si inserisce sugli sviluppi di una rimessa laterale ed insacca sul primo palo. Al 43’ si rinnova il duello Petagine-Laurieri con quest’ultimo che respinge ancora una volta la conclusione del fantasista vulturino. I due sorridono e si abbracciano. Intanto sono quattro i minuti di recupero. Al 45’ ancora Petagine ci prova ma Laurieri c’è e gli nega la gioia del gol. L’ultima occasione della gara è sui piedi di Angelastri che dopo un servizio di Ferri, con un perfetto diagonale lambisce il palo alla destra di Della Luna. Termina qui. I tifosi della Vultur invocano a gran voce la seconda Coppa Italia consecutiva. E’ un sogno che può diventare realtà. Per il Tolve resta l’amaro in bocca per quello “step” che ogni volta non si riesce a superare e che sta rischiando di minare il morale di un gruppo che ora come ora deve rimboccarsi le maniche e lottare ogni partita con il coltello tra i denti.
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