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GIZZERIA – Potrebbe piangersi addosso come tanti operatori turistici calabresi, sia per la crisi economica che non risparmia nessuno, sia per la chiusura della Salerno-Reggio Calabria per il viadotto crollato che scoraggia i turisti a venire oltre il Pollino (LEGGI LA NOTIZIA DEL CROLLO e LE ULTIME DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DELRIO), ma Luca Valentini resta ottimista: «Prevediamo almeno 70 mila presenze». 

Parla mentre tutto il personale è al lavoro preparare l’evento più atteso per gli appassionati di kitesurf, i campionati del mondo che si svolgeranno in questo angolo di Calabria dall’8 al 19 luglio (LEGGI LA NOTIZIA SULL’EDIZIONE DEL CAMPIONATO EUROPEO DEL 2013 e SUGLI EUROPEI DEL 2012). «Sono attesi 370 atleti da tutto il mondo, delegazioni finanche dalla Thaliandia, Australia, Russia e dalle Americhe che alloggeranno negli alberghi convenzionati di Lamezia. Mentre per il pubblico, gli appassionati, è iniziato il tam tam sulla rete per cercare posto nelle poche strutture ricettive della zona. «Lo scorso anno nei giorni degli Europei abbiamo fatto registrare 50 mila presenze», spiega Valentini manager dell’Hang loose beach. Una manna per tutta la filiera del turismo, albergatori, agriturismi, affittacamere, pizzerie e pub di questa zona a nord di Lamezia baciata dalla fortuna di avere un clima ideale per questo sport. 

«Mare piatto, vento e assenza di ostacoli come case e palazzi, rendono questa area un posto sicuro per gli atleti», spiega Valentini che da alcuni anni ha creato un villaggio per questa specialità velica frequentato non solo da professionisti ma anche da chi vuole provare l’adrenalina di farsi trasportare al vento attaccato con lunghi cavi ad un aquilone e planare sull’acqua del mare con ai piedi una tavola da surf. Il sito è entrato in pochi anni nel circuito internazionale per gli sport velici, in particolare per il kitesurf, diventando un punto di riferimento per chi pratica questa specialità. Aver avuto il via libera della federazione internazionale ad ospitare la Word Championship e il Kitefoil Gold Cup, superando la concorrenza di posti blasonati come la baia di San Francisco, il Qatar, Perth (Australia), Abu Dhabi, carica gli organizzatori di enormi responsabilità e per la Calabria rappresenta una enorme vetrina, basta considerare che la copertura mediatica di tutte le tv sportive italiane e due piattaforme internazionali (tedesca e greca) distribuiranno le immagini a tv sportive e siti specializzati di tutto il mondo. 

Dicevamo la responsabilità che vuol dire sicurezza gestione dell’evento senza intoppi. Tutto grava sugli organizzatori perché al momento dalla Regione Calabria è arrivato solo un interesse generico, a complicare le cose, probabilmente, anche l’assenza di un assessore al turismo, mentre la Provincia di Catanzaro con il presidente Enzo Bruno ha effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo insieme ai tecnici per vedere come migliorare la viabilità locale e garantire la presenza sul posto di agenti addetti al traffico. Al momento l’unico accesso al villaggio è dalla statale 18 attraverso un viale stretto e lungo circa 800 metri, immerso nella pineta dove diventa difficoltoso il doppio senso di circolazione delle auto. Lo scorso anno si sono registrate code di diversi chilometri in concomitanza dei Campionati Europei. Regione e Provincia dovrebbero fare di più sia sul piano logistico che dei servizi, ma ciò che conta è la tempistica anche se non si possono fare interventi “invasivi” perché l’area è soggetta a vincolo paesaggistico essendo un Sic (sito di interesse comunitario) per la presenza a poche centinaia di metri dei laghetti “La Vota”, area di sosta e lo svernamento degli uccelli migratori. Alle spalle del village Hang Loose Beach si estende la pineta “Pesce e Anguille” che avrebbe bisogno di manutenzione. 

Per il futuro gli investimenti dovrebbero arrivare dal Pisl (il comune di Gizzeria è capofila), pare sia stato bloccato dalla commissione di valutazione impatto ambientale dalla Regione il tentativo di colate di cemento e sono stati ammessi investimenti prevalentemente per la salvaguarda dell’oasi naturalistica con la costruzione di percorsi naturalistici. Ad oggi questa parte della Calabria dovrebbe essere presa ad esempio per come bisogna valorizzare i beni naturalistici, qui “il vento è diventato una risorsa”, anche se più per la capacità di visione dei singoli imprenditori che per un progetto politico su larga scala. E il futuro potrebbe riservare delle sorprese se il kitesurf, nato nel 1999 come variante del surf, diventerà disciplina olimpionica. E’ saltata per un soffio l’intesa tra i componenti del comitato olimpico per inserirlo già per Rio de Janerio 2016, ma si punta molto sulle prossime Olimpiadi estive del 2024 per la quali Matteo Renzi intende candidare una città italiana, probabilmente Roma. In questo contesto la Calabria potrebbe concorre per questa specialità. Non è fantapolitica, ma solo l’ambizione di chi vede la Calabria diversa dal solito cliché.

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