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Il Giro d’Italia tradisce il Sud. E’ stata presentata oggi 98esima edizione del Giro d’Italia di ciclismo e la competizione tricolore taglia via la Basilicata. Nessun arrivo, nessuna partenza, nessun passaggio. E anche il resto del Sud non è trattato meglio. Delle 21 tappe previste, quella più meridionale è la numero 9 da Benevento a San Giorgio del Sannio di  212 km, con un circuito che scende nella provincia di Avellino con i GPM di Monte Terminino e Lago Laceno (dove nel 2012 il lucano Domenico Pozzovivo ha vinto la sua unica tappa al Giro).

Per il resto il Sud è bello che dimenticato, quasi tradito. Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia non saranno neppure attraversate. E pensare che appena due anni fa Matera aveva investito molto proprio con il Giro d’Italia per veicolare la sua Candidatura a Capitale della Cultura per il 2019, promozione supportata anche nella scorsa edizione con l’arrivo in quel di Viggiano.  Adesso invece la Basilicata non è contemplata nell’edizione 2015 del Giro.

Una “mazzata” che arriva proprio alla vigilia della visita a Matera dei commissari chiamati a decidere la Capitale europea della Cultura del 2019. E dire che appena il 6 agosto scorso il sindaco Salvatore Adduce aveva incontrato a Matera Paolo Bellino, direttore generale di RCS, che aveva dichiarato: «Mi auguro che Matera diventi capitale europea della cultura per il 2019 e che possiamo tutti insieme festeggiare questo evento con un nuovo passaggio speciale del Giro d’Italia nei Sassi». Speriamo che questa promessa venga mantenuta. Anche se per il 2015 i materani e i lucani tutti il Giro dovranno vederlo solo in televisione.

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