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Arriva dall’Asso Potenza, società giovanile tra le più attive e vincenti nel capoluogo, una nota che contesta i meccanismi di reclutamento adottati dal PotenzaFc per la formazione della squadra Juniores nazionale (obbligatoria quando si ha una prima squadra in D). Oggetto del contendere è il prezzo per il trasferimento dei giovani calciatori dalle società di provenienza a quella rossoblù. Di seguito, stralci della nota dell’Asso Potenza che riceviamo e pubblichiamo a firma del presidente Paolo Santarsiero. 

“(…)Premesso che esiste una norma federale nazionale che prevede il cosiddetto “premio di preparazione” per i ragazzi che dal settore giovanile passano a società sia dilettantistiche che professionistiche con parametri definiti dall’ art. 96 delle norme Noif della Figc (il passaggio dalla nostra società ad una di Lega Nazionale Dilettanti come il Potenza è fissato in alcune migliaia di euro a giocatore).

La mia società non si è mai sognato (e mai lo farà) di far valere questo legittimo diritto, ma avrebbe quanto meno gradito un contatto diretto con voi per concordare un prezzo, anche simbolico, per la cessione i ragazzi che sono stati prima selezionati e poi tesserati con i Rossoblu Potenza:

Purtroppo il vostro comportamento ha scatenato una processione di genitori da voi indotti ad acquisire questa liberatoria come unica condizione per far giocare i propri figli nella squadra della loro città facendo passare noi per ladri, estorsori e ricattatori.

“Ci hanno detto che, se pur molto bravi, senza la liberatoria non possono giocare nel Potenza” (quanto di più falso, perché la sua società può tesserare comunque qualsiasi calciatore federalmente libero al 30 giugno dell’ ultima stagione) che così come riferitoci da genitori incolpevoli che si sentono dire che se i propri figli non faranno i calciatori è solo per colpa dell’ Assopotenza, (logica la loro reazione di venire a battere i pugni sul tavolo della nostra sede).

Caro Presidente Grignetti, mi permetto di dire che intanto è sbagliato promettere future carriere importanti per tutti (magari fosse, ne saremmo felici noi per primi) creando aspettative che non potranno sicuramente loro far bene (statisticamente Lei lo sa solo un ragazzo su seimila raggiunge la serie A)

Inoltre le dico che è molto facile fare il settore giovanile come lo ha impostato Lei, razziando a destra e a manca ragazzi a noi ed a altre società che, come noi, quotidianamente dedicano tempo, denaro e sacrificio in questo che è lo sport più bello del mondo.

Quando ci viene detto “perché non rilasciate la liberatoria gratuitamente” rispondiamo che per poter raggiungere i risultati conseguiti l’Assopotenza ha sempre operato in una struttura privata non gratuita e si è avvalsa di allenatori qualificati, collaboratori sempre presenti e attrezzature importanti (palestra, pulmini e tutto ciò che serve per ottimizzare la crescita dei nostri tesserati).

Non può pensare in un solo mese di creare i “numeri del suo settore giovanile” in questo modo, facendosi scudo del nome Potenza e pensando che tutto Le sia dovuto: forse sarebbe bastato chiedere a noi ed alle altre società la semplice collaborazione –sarebbe stato un onore contribuire alla sua crescita perché noi potentini, al pari suo se non di più, siamo i primi tifosi della squadra della nostra città.

f.to Paolo Santarsiero (presidente Asso Potenza)

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