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Un secchio d’acqua gelata in testa, senza finalità benefiche. Il Potenza scopre traumaticamente i suoi limiti ed esce frastornato da un atipico debutto interno. Sul sintetico di Picerno fa festa la Gelbison, squadra tosta, di categoria, che non ruba niente pur dovendo ringraziare il portiere Spicuzza per le parate del primo tempo. 
Poi però il Potenza si spegne e la partita per i campani diventa una passeggiata. E’ imbarazzante l’incapacità di reazione di una squadra che nella ripresa ci mette 37 minuti per tirare in porta mentre gli ospiti fanno un figurone. Andando oltre le evidenti problematiche tecniche e tattiche, fa preoccupare una squadra che per la seconda partita consecutiva accende insieme testa, cuore e gambe solo per 45’. Autonomia ridottissima, così non si va lontano.

Già l’approccio alla gara del Potenza non è dei migliori. Fa eccezione il colpo di testa di Palumbo sull’azione del calcio d’inizio, ma in avvio è la Gelbison a spingere sull’acceleratore mettendo in crisi il terzetto difensivo rossoblù che vede inaspettatamente Akuku sul centrosinistra. Al quarto d’ora un brivido corre sulla schiena di Patania quando Sorrentino punta l’area da sinistra, rientra sul destro e sfiora il palo con un tiro a girare. Il baricentro dei campani è alto, più del previsto. Melis e soci fanno fatica a prendere le misure. La lettura di Giacomarro dalla panchina è immediata: Akuku torna a destra e il Potenza passa 4-4-2, modulo che su un campo più piccolo del solito consente di riempire meglio gli spazi. In questa fase l’inerzia della partita cambia. Il gioco del Potenza non convince particolarmente ma i rossoblù guadagnano metri e iniziano a creare occasioni. Protagonista diventa il portiere ospite Spicuzza, che nessuno si aspettava tra i titolari: il siciliano dice di no in uscita bassa a Palumbo (20’), poi a Catanese (30’) che gli spara addosso a botta sicura sfruttando una sponda di Bartolini. Si inizia a vedere qualche meccanismo interessante: triangolazioni nella trequarti avversaria e sovrapposizioni sulle fasce che innescano al meglio gli attaccanti. Poco dopo la mezz’ora Basso e Catanese si scambiano la posizione e il Potenza produce altre due occasioni nitide prima di rientrare negli spogliatoi: Spicuzza vola ancora sulla punizione di Viola (32’) e sul tentativo di fuori area di Catanese (43’). Si arriva all’intervallo con una netta sensazione: c’è una squadra con tanta qualità in più ed è il Potenza, che però non riesce a metterla a frutto. 

Peccato grave, che pesa sulla coscienza quando a inizio ripresa succede l’irreparabile. Una punizione di Manzillo dalla trequarti destra centra lo specchio della porta, la respinta di Patania è corta e sfortunata sui piedi di Iorio, a ridosso dell’area piccola. Da lì è fin troppo facile, Gelbison in vantaggio. I rossoblù entrano nel panico e vedono i fantasmi del primo tempo di Bisceglie, senza riuscire mai a superare il centrocampo.
Giacomarro interviene ancora: fuori Akuku per Di Lucchio e Di Senso prende il posto di Viola piazzandosi da esterno alto a sinistra in una sorta di 4-2-4 che vede anche Catanese, dal lato opposto, pienamente coinvolto nella fase offensiva. Ma l’incubo continua. Sica sfiora il raddoppio puntando Melis al limite dell’area e concludendo di poco a lato. I pilastri scricchiolano preannunciando il crollo, più o meno con la stessa dinamica: il difensore sardo mette giù in area Sorrentino generando un rigore indiscutibile che lo stesso numero dieci ospite trasforma. La Gelbison mette in ghiaccio la partita senza che ci sia un accenno di reazione. Un tiro di Basso dal limite dell’area a otto minuti dal termine è l’unico scatto d’orgoglio di un Potenza che non c’è più. Nella testa, nel cuore, nelle gambe. Dopo sole due giornate, ben venga una mazzata del genere se serve a dare la scossa. 

POTENZA 0
GELBISON 2

POTENZA (3-5-2) Patania 5,5; Melis 5,5, Sicignano 6, Akuku 5,5 (11’st Di Lucchio 5,5); Basso 5,5 Viola 6 (11’st Di Senso 5,5) Cianni 5 Catanese 6 Barillari 5,5 (22’st Foscolo sv); Palumbo 5,5 Bartolini 5. A disp. Scelzo, Canale, Lolaico, Lauria. Posillipo. All. Giacomarro 5,5
GELBISON (4-3-3) Spicuzza 7; Gala 6,5, Cacace 6, Itri 7, Consiglio 6 (42’st Marchesano sv); Iorio 7, Manzillo 7, Tricarico 6,5; Torraca 6 (30’pt Monzo 6), Sica 6 Sorrentino 7 (31’st Di Filippo sv). A disp. Crocamo, Criscuolo, Maiese, Serrone, Marmoro. All. Logarzo 7
ARBITRO Mastrogiuseppe di Sulmona (Catalano-Sifonetti
RETI 4’st Iorio, 25’st Sorrentino (r)
NOTE Angoli: 2-8. Recupero: 1’pt, 5’st. Ammoniti: Monzo e Cacace. Spettatori oltre 1000, con rappresentanza ospite

Twitter @pietroscogna

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