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ALLE ORIGINI DEL SUCCESSO
“A luglio ero qui a presentare una società che da lì a pochi giorni non sarebbe più esistita. Dai vecchi dirigenti del Rossoblù Potenza ho avuto in eredità il titolo sportivo e qualche pendenza economica. Per i primi tre mesi di questo campionato mi sono fatto carico di tutte le incombenze, c’era la volontà e anche l’obbligo di vincere il campionato, missione che abbiamo portato a termine”. Così Antonello Grignetti ripercorre i primi passi del suo mandato da presidente, un periodo duro nel quale sono però state gettate le fondamenta di quanto costruito nei mesi successivi.
“Da dicembre con l’ingresso in società del gruppo Occhinegro la mia quota è passata la quaranta percento. Da prassi mi dimetterò dal ruolo di presidente, in vista della costituzione della Srl. Mi prendo dieci giorni di riposo per mettere in ordine le idee – prosegue – dopo questa pausa ci rivedremo con Gianni (Occhinegro) e stabiliremo come proseguire insieme questa avventura. Entro Pasqua avremo un quadro più preciso. Nel frattempo ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a questo risultato: i dirigenti Romano e Mastroberti, il mister Camelia insieme ai suoi collaboratori Santarsiero e Nolè, i responsabili della logistica e della sicurezza Vincenzo Palmieri e Tiziano Mancini e tutta l’Area comunicazione, che ha consentito a questa società di dimostrarsi di categoria superiore anche fuori dal campo. Un grazie personale anche a Peppe Lolaico, il nostro capitano, che anche per l’amicizia che lega le nostre famiglie ha scelto di far parte di questa avventura”.
OBIETTIVO: CONSOLIDARSI IN D
“Adesso si fa sul serio. Dobbiamo ulteriormente strutturare una compagine societaria che ha già solide basi, inserendo nella squadra e nell’organigramma nomi capaci di restituire a una piazza come Potenza il rispetto che merita”. Questo il pensiero di Gianni Occhinegro, accompagnato a Potenza dalla co-presidente Katia Calafati. “Si sta accendendo in città una passione rossoblù che non vogliamo certo spegnere – prosegue l’imprenditore tarantino – ma speriamo in un coinvolgimento sempre maggiore dei tifosi in termini di presenze allo stadio. La società così come si presenta oggi è già in grado di affrontare in maniera dignitosa la D, consolidandosi in quella categoria senza precludersi di puntare alle zone alte della classifica. Ma se vogliamo fare il salto di qualità, quindi puntare a divertirci in Lega Pro entro tre anni, serve l’aiuto anche delle istituzioni locali e degli imprenditori potentini. Questa è adesso una società sana che punta a non indebitarsi, perchè accumulare debiti nella gestione di una società di calcio significherebbe l’inizio della fine”.
PRIME SCELTE TECNICHE
“Il primo acquisto in vista della prossima stagione, se così si può dire, sarà l’inserimento in società di un nome di prestigio come responsabile dell’area tecnica che possa coordinare la prima squadra e soprattutto il settore giovanile. La scelta dell’allenatore sarà successiva all’individuazione di questa figura. Ad oggi il nostro tecnico è Pinuccio Camelia, al quale va dato modo di terminare serenamente la stagione riconoscendogli i giusti meriti per come ha saputo vincere in Eccellenza”.
Queste le priorità fissate da Fabio De Carne, operatore di mercato che ha portato a Potenza nel mercato invernale i rinforzi Cornacchia, Giampetruzzi e Di Senso collaborando con Angelo Mastroberti. Come direttore dell’area tecnica circola il nome di Beppe Materazzi, attualmente al Foggia con lo stesso ruolo, ma dalla società rossoblù non arrivano conferme ufficiali, Del resto, sarebbe difficile ottenerle parlando di un tesserato per un’altra società.
SI CHIAMERA’ POTENZA
E’ l’avvocato Michele Saponara, consulente legale della società rossoblù, ad esplicitare l’intenzione del cambio di denominazione. “La fattispecie è regolamentata dalle Noif (Norme Organizzative Interne Federali), ma abbiamo già contattato per vie ufficiali la Lnd prospettando la nostra intezione di chiamarci semplicemente Potenza, non più Rossoblù Potenza”.
Twitter @pietroscogna
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