2 minuti per la lettura
POTENZA, accesa in questi giorni da un rinnovato fermento per il basket, è rimasta incollata alla tv. Compreso il sindaco Vito Santarsiero che al termine della finale, seguita su SportItalia 2, ha cinguettato su Twitter: “Azzurri campioni, Europei Under 20, grandi tutti, grande Aristide Landi”. Da Tallin, con la Lettonia battuta 67-60, arriva una medaglia storica per la pallacanestro italiana e la può mettere al collo orgogliosamente anche un potentino. Si è portato a casa il pallone, Aristide, dopo averlo stretto forte a sè anche sul podio durante l’inno di Mameli. Dopo un Europeo vissuto tra alti e bassi, nell’atto finale l’ala della Virtus Bologna ha voluto mettere la sua firma, decisiva quasi quanto quella di Amedeo Della Valle, Mvp assoluto del torneo. Ma se l’asso di Ohio State ha trascinato gli azzurrini in un ultimo quarto stellare, Landi ha il merito di aver tenuto l’Italia attaccata alla partita nel momento più difficile, dopo che lo svantaggio aveva anche toccato la doppia cifra (16-27 a 3′ dall’intervallo lungo). Nel terzo quarto il potentino piazza prima la tripla che dà la scossa, riportando l’Italia sul -6 (29-35 al 23′), poi infila il primo sorpasso – ancora dalla distanza – sfruttando un magistrale cambio di lato di Imbrò, che sa dove trovarlo a occhi chiusi (38-36 al 25′). Per lui, a differenza di quanto accaduto in semifinale, anche un buon minutaggio. Sacripanti ha voluto premiarlo, nonostante qualche amnesia difensiva, perchè nel momento cruciale Aristide ha dimostrato di metterci anche sostanza (chiuderà con 8 rimbalzi) oltre al solito grande talento. Un lungo perimetrale con mani di velluto e grandi giocate d’istinto, da sgrezzare sul piano tattico. Dominante a livello giovanile, adesso deve fare il grande passo. Avere tra le mani un prospetto del genere e poter agire sui suoi margini di miglioramento è la sfida che qualsiasi allenatore vorrebbe affrontare.
Twitter @pietroscogna
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA