COSENZA – Assorbito il colpo Mangiarano, il presidente Guarascio e l’amministratore delegato Quaglio si sono rimessi in moto per fare ripartire la macchina Cosenza. «Stiamo lavorando, e continueremo a farlo anche oggi nonostante sia domenica. Siamo in dirittura d’arrivo, al massimo entro martedì comunicheremo il nome della persona che si occuperà della gestione tecnica del Cosenza. Eravamo convinti che avessimo già avviato una nuova organizzazione ma la situazione sapete com’è finita. Resto coerente a quanto detto già all’indomani dall’eliminazione dai play off: continuo a dedicarmi alla società per garantirle ciò che serve. E tutto quello che andremo a fare sarà solo e unicamente indirizzato verso il bene del Cosenza». A sentirlo è un Guarascio particolarmente determinato, poco segnato dalle critiche che gli stanno piovendo addosso in questi giorni. «Guardi – aggiunge con un sorriso che la dice tutta sul suo stato d’animo – ho le spalle larghe. A volte certe cose servono da stimolo a fare meglio: le critiche possono poi rivelarsi anche un fatto positivo. A fare saltare tutto basterebbe poco, ma io credo che ci sia bisogno di continuità. E il nostro progetto non cambierà: la base di partenza sarà sempre poggiata sulla lealtà e sulla trasparenza. Di questo ne vado e continuerò ad andarne orgoglioso».
A una parte della tifoseria non bastano più le parole, vuole cominciare a vedere un po’ di concretezza in più. E per domani è stato organizzato un sit in di protesta contro la società. «Credo che i tifosi debbano fare i tifosi. Per cui – sottolinea il presidente del Cosenza – è pure giusto che loro facciano questa protesta. Per fortuna siamo ancora in un paese civile, guai se così non fosse. Non mi spaventa nulla, perché io ho la coscienza a posto». Incassa Guarascio ma allo stesso tempo non demorde. «In questo momento sono ancora da solo ma vado comunque avanti. Ecco perché continuo a dedicare molto tempo al Cosenza: in queste ore si stanno mettendo a punto dei tasselli che sono fondamentali per il futuro». Già, il futuro. Non più tardi di qualche settimana fa lo stesso proprietario del club aveva parlato di nuovi soci pronti a condividere con lui questa avventura.
A che punto siamo? Ancora Guarascio. «Resto ottimista, sui contatti in itinere. Noi abbiamo aperto le porte a persone serie e concrete che assieme a noi continueranno a lavorare sulla direzione della lealtà. Il ritorno di vecchi soci? Con uno di loro c’è un discorso ben avviato da tempo, qualcosa di più di un semplice contatto. Io non dimentico quanto hanno dato al Cosenza: se non ci fosse stato quel sacrificio iniziale da parte di tutti, probabilmente oggi non saremmo nemmeno in serie D. Ci sono state persone che hanno fatto investimenti importanti, a differenza di chi è venuto nel Cosenza solo per prendere. Noi rimaniamo vigili». Ma chi sarà il nuovo direttore generale del Cosenza? A questa domanda Guarascio si cuce la bocca. «Non vogliamo ripetere certi errori: sono in corso incontri e siamo in dirittura d’arrivo. Presto saprete. Fare dei nomi adesso, potrebbe incidere negativamente alla buona riuscita delle nostre idee». E la possibilità di un ritorno al recente passato? A questa domanda il presidente rossoblù risponde con decisione: «Quella è una pagina chiusa». Ieri, comunque, si sono tenuti alcuni incontri. Altri sono in programma oggi: sono da escludere al momento le piste che portano a Gigi Marulla: l’ex bomber rossoblù ha preso troppi impegni con gruppi di ragazzi che allena alla sua scuola calcio e non vuole mollarli. Pare di capire che la scelta verrà fatta in una rosa di nomi che comprende almeno tre opzioni, una di queste porta oltre i confini della Calabria. Un’altra, invece, sarebbe comunque particolarmente legata all’ambiente Cosenza.