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REGGIO CALABRIA – Bronzo sul petto, orgoglio alla mano, gli undici guerrieri reggini si preparano ad affrontare il derby contro il Crotone sfoggiando una veste inedita. Divisa limited edition per la Reggina calcio,indossata come baluardo della storia della nostra Calabria, argentata con i pantaloncini amaranto e i calzettoni neri quella dei calciatori di movimento, amaranto per il portiere, e sul busto l’impronta delle due statue che hanno portato il nome della città in giro per il mondo. Così Reggio custodisce i bronzi e “La Reggina indossa la Calabria”, questo lo slogan ideato per l’originale iniziativa in occasione del match di domani al Granillo. “Plaudo a questa iniziativa che tende a valorizzare le bellezze culturali della nostra Calabria – ha fatto sapere il Governatore Giuseppe Scopelliti- . I Bronzi di Riace sono due simboli della magnifica arte greca che è apprezzata in tutto il mondo”. La società porterà suggestivamente in campo tutto il fascino della cultura della nostra terra , proponendosi come veicolo di storia e memorie di gloria tutte made in Calabria. Reghion e Kroton nuovamente a confronto, tra corsi e ricorsi, celebrano con il “Derby della Magna Grecia” il quarantesimo anno dal rinvenimento delle due statue. “E’ un’iniziativa che ci ha dato grandi stimoli e per questo siamo molto soddisfatti – ha commentato il Presidente Lillo Foti -. Crediamo nella Reggina e nell’espressione esterna della maglia e crediamo nella rappresentazione di qualcosa che ci appartiene a livello culturale e personale, per questo abbiamo deciso di racchiuderlo in questo messaggio che è stato definito forte dai media locali e nazionali, riconoscendo il nostro impegno a vantaggio del territorio”. ‘Ginova’ e ‘Progetto 5’ gli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa: “Siamo orgogliosi- ha spiegato Santo Frascati , titolare di ‘Progetto5’ – di sostenere così tanto merito. E’ la seconda volta che ci proponiamo in occasioni del genere (la prima era il venticinquennale della Reggina). Sposiamo con entusiasmo l’idea del team amaranto di esaltare le nostre radici e la nostra ‘calabresità’ nell’accezione migliore del termine”. Durante il caldo agosto del 1972 il mare restituiva alla fama ed al tempo i due guerrieri che sarebbero poi divenuti popolari come Bronzi di Riace: “ Ed oggi sono la testimonianza ed il simbolo di una magnificenza senza tempo- ha concluso Gianpiero Versace (ResponsabileArea Comunicazione Reggina calcio)- , oggi come oltre due millenni fa , quando lo sport era un canale di comunicazione con la penisola ellenica, il mezzo attraverso il quale le colonie della Magna Grecia facevano sentire la propria voce, spesso raggiungendo straordinari traguardi come testimoniano le trentadue vittorie totali delle colonie calabresi nei giochi olimpici dell’antichità. Questo il lavoro di ricerca che ha ispirato la Reggina in un esperimento senza precedenti: cucire sulla propria pelle l’orgoglio di appartenere ad una terra”.
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