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Il Conservatorio «Cimarosa» di Avellino, presieduto da Luca Cipriano e diretto da Carmine Santaniello, aderisce anche quest’anno alla Festa della Musica con due giorni declinati sulle note di Astor Piazzolla, Ariel Remirez e Yvette Guilbert, in un viaggio ideale che dalla Francia della Belle Époque e del Moulin Rouge arriva fino alle sponde assolate e colorate del Sud America, con i suoi ritmi creoli e le sue melodie struggenti rese immortali dal Tango.
Martedì 20 giugno, alle ore 20:30, presso l’Auditorium «Vitale», con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, andrà in scena «Je ne sais quoi – Nathalie Joly chante Yvette Guibert» uno spettacolo prodotto da Marche La Route e portato ad Avellino dall’associazione culturale Alliance Française, presieduta da Luciana Barile, per celebrare la grande chanteuse Yvette Guilbert.
«Uno spettacolo appassionante» secondo Le Monde, «Pieno di umore e di intelligenza» per Libération, sono solo alcune delle recensioni positive registrate dallo spettacolo di Nathalie Joly, artista internazionale che interpreterà, in maniera accattivante e appassionata, con senso dell’humour e tanta intelligenza, Yvette Guilbert, diva dei café-concerts alla fine del XIX secolo, dalla figura slanciata ed elegante, immortalata da Toulouse Lautrec che la ritrae in opere celeberrime.
Lo spettacolo vedrà Nathalie Joly, accompagnata al piano da Jean-Pierre Gesbert, esibirsi in un’alternanza di canto e recitazione, in cui verrà evocata anche la corrispondenza fra la Guilbert e Sigmund Freud, il padre della psicanalisi, ammiratore fuori dalla norma della diva, che egli conobbe durante uno spettacolo a Parigi. Dalla lunga amicizia fra i due nacque una corrispondenza corposa di cui la Joly, bravissima nell’arte del “parlé-chanté”, reciterà dei passaggi significativi.
Mercoledì 21 giugno, alle ore 20:00, invece, si terrà il «Concerto per la Festa della Musica» con la Corale del Duomo di Avellino, diretta dal maestro Maurizio Severino, il Coro del Conservatorio «Cimarosa» diretto dal maestro Virgilio Agresti e l’«Ensemble ‘900» Orchestra da camera del «Cimarosa», con il tenore solista Alessandro Caro e la fisarmonica e il bandoneon di Giuseppe Scigliano, diretta dal maestro Massimo Testo sulle musiche di Ariel Ramirez e Astor Piazzolla.
Il concerto sarà introdotto dal professore Antonio Caroccia.
Il «Concerto per la Festa della Musica», ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, si svilupperà in due parti. La prima si dipanerà sulle note di Ariel Ramirez con la «Misa Criolla» per tenore, coro misto ed ensemble strumentale con i brani «Kyrie», «Gloria», «Credo», «Sanctus», «Agnus Dei» portati in scena dalla Corale del Duomo, dal Coro del Conservatorio e dall’Ensemble ‘900 del «Cimarosa» composta da Angelo Capo (flauti), Manuel Molinaro (oboe), Giuseppe Grimaldi (contrabbasso), Lucio Matarazzo (chitarra), Gianluca Cappetta (chitarra), Giuseppe Di Capua (pianoforte), Pierfrancesco Borrelli (clavicembalo), Eduardo Alvino, Manuel Ferrante, Remo Radica, Gianluca Saveri e Michele Ventola (percussioni), Alessandro Caro (tenore solista), diretti dal maestro Massimo Testa.
La seconda parte del concerto, invece, sarà dedicata al genio musicale di Astor Piazzolla con «Aconcagua», concerto per fisarmonica solista, arpa, pianoforte, percussioni ed orchestra d’archi con il bandoneon e la fisarmonica solista di Giuseppe Scigliano diretta dal maestro Massimo Testa che eseguirà brani come «Allegro marcato», «Moderato» e «Presto» e una selezione di melodie indimenticabili e simboliche di tutta la cultura musicale argentina quali «Adios Nonino», «Milonga Del Angel» e «Violentango».
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