Fiorella Mannoia a Crotone durante il concerto al Palamilone
CROTONE – «Il pericolo più grande è una malattia che ci sta prendendo tutti: l’indifferenza. Rischiamo di abituarci alle cose più terribili come ci si abitua alla pioggia, invece bisogna mantenere viva la nostra compassione, altrimenti siamo come le bestie».
È sempre stata una grande interprete dei tempi, Fiorella Mannoia, sin dai primi primi bagliori nel firmamento dei grandi artisti italiani. Queste non sono le parole di un suo brano, ma una delle tante riflessioni che la “rossa” più vaporosa della canzone italiana ha lanciato dal palco del Palamilone, a Crotone, dove ieri seri si è esibita nella seconda tappa calabrese, dopo l’anteprima al teatro Gentile di Cittanova, del suo tour “Combattente”.
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“COMBATTENTE” DI FIORELLA MANNOIA
Chi davvero oggi combatte per un mondo migliore non imbraccia le armi, ma affina il pensiero e se ha poi la virtù di un talento lo trasforma in arte.
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L’inesauribile sensibilità di Fiorella Mannoia ieri sera è esplosa dal vivo tra musica e parole, travolgendo un pubblico di tutti fan che sin dal primo brano hanno intonato con lei le canzoni di un vasto repertorio live che ha lasciato il segno tra chi combatte per il lavoro, per la salute (LEGGI LA NOTIZIA SULLA SUA VISITA AL REPARTO ONCOLOGICO DEL SAN GIOVANNI DI DIO), per la pace e l’integrazione, temi che trovano spazio nelle canzoni della Mannoia. Canzoni che arrivano dritte al cuore e alla mente di chi li ascolta.
La giornata è stata coronata da un concerto che l’ha vista in particolare forma: accompagnata dalla sua band, Davide Aru alla chitarra, Luca Visigalli al basso, Bruno Zucchetti al pianoforte e alle tastiere Diego Carradin alla batteria e Carlo Di Francesco, direttore artistico del tour, alle percussioni, la “combattente” ha snocciolato i brani con entusiasmo, coinvolgendo i tantissimi che hanno riempito il PalaMilone, divertendosi anche lei.
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