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Un viaggio in musica tra il Sacro e il Profano, declinato da messe, requiem e duetti tratti dalle arie più belle dell’opera lirica dell’800 italiano ed europeo.
Venerdì 10 marzo, alle ore 21, nella rinnovata cornice dell’Auditorium «Vitale» di piazza Castello, si terrà il concerto per pianoforte e voce «La bellezza del canto tra Sacro e Profano», curato dal Maestro Concetta Varricchio.
Un affascinante percorso tra Sacro e Profano che, dalla «Messa di gloria in Fa maggiore» di Pietro Mascagni approda alle pagine più dolci del «Belcanto italiano», attraverso le opere di Gaetano Donizetti e Gioachino Rossini, le arie di Wolfgang Amadeus Mozart e Jacques Offenbach, fino ad arrivare ai più bei duetti sacri di fine ’800, che saranno portati sul palcoscenico da Alessandro Caro (Tenore), Roberto Gaudino (Baritono), Marino Orta (Basso), Orsola Russo (Mezzo Soprano), Marilena Ruta (Soprano) e Francesca Pia Vitale (Soprano), alunni delle classi di canto dei Maestri Maria Grazia Schiavo ed Enrico Turco, accompagnati al pianoforte dal Maestro Concetta Varricchio.
«La bellezza del canto tra Sacro e Profano» è il terzo appuntamento con «Il Belcanto italiano», rassegna concertistica organizzata dal Conservatorio «Domenico Cimarosa» di Avellino, presieduto da Luca Cipriano e diretto da Carmine Santaniello, che nei mesi di marzo e aprile accompagnerà il pubblico avellinese alla scoperta dell’opera lirica del ‘700 e ‘800 attraverso le arie più famose di Bellini, Verdi, Puccini, Rossini, Mascagni, Donizetti, passando per il repertorio cantautorale italiano di Fred Buscaglione, Renato Carosone, Paolo Conte e Vinicio Capossela fino agli evergreen del ‘900 riarrangiati dalla Us Naval Forces Europe Band.
Il programma della serata si articolerà in due parti. La prima si declinerà sulle note di «Goodbye» di Francesco Paolo Tosti, le arie «O luce di quest’anima» tratto dalla «Linda di Chamonix», «Una furtiva lagrima» da «Elisir d’amore», «O mio Fernando» da «La favorita», fino all’allegretto napoletano «Me voglio fa na casa» composte da Gaetano Donizetti.
Si proseguirà con il «Qui tollis», il «Qui sedes» e il «Benedictus», tratto dalla «Messa di gloria in Fa maggiore», e l’«Ave Maria» di Pietro Mascagni, «Non più andrai», una delle arie più conosciute de «Le nozze di Figaro» di Wolfgang Amadeus Mozart, «Le femmine d’Italia», aria tratta da «L’Italiana in Algeri» di Gioacchino Rossini, fino «Al dolce guidami» tratto dalla «Anna Bolena» di Donizetti, reso immortale dalla voce straordinaria di Maria Callas.
La seconda parte del concerto, sarà tutta incentrata sui duetti, dallo «Judex ergo» di Donizetti, tratto dalla sua «Messa da requiem» al «Domine Deus» di Pietro Mascagni, tratto sempre dalla «Messa di gloria in fa maggiore», passando per il «Duetto buffo di due gatti» di Rossini e la «Barcarola» di Offenbach, fino al gran finale con il brano «La ci darem la mano» tratto dal «Don Giovanni» di Mozart.
Il concerto di venerdì 10 marzo alle ore 21 sarà ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni contattare il numero 0825.30622
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