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Mescolanza, sperimentazione e sinergie per oltrepassare i confini e realizzare qualcosa di unico. Questo il concept alla base dell’ArtWork del Mas Fest 2016, appuntamento ormai imprescindibile della città di Avellino, organizzato dall’associazione culturale Koinè Art Lab e con il Patrocinio morale del Comune di Avellino, giunto alla dodicesima edizione.

 

Il progetto messo in piedi dall’associazione Koinè Art Lab ha coinvolto 11 artisti e un cane per la realizzazione dell’Artwork del Mas Fest 2016 che di fatto si è avvalso del contributo di 22 mani e 4 zampe.

 

Ad ogni artista è stato chiesto di illustrare mezza lettera dell’acronimo MAS FEST XII senza imporre loro alcuna condizione. L’unico vincolo? Non sconfinare la linea di Frontiera, il punto d’incontro ideale e materiale tra diverse sensibilità artistiche.

 

MAS FEST XII, così, è diventato il caleidoscopio dell’arte e delle visioni di tanti artisti affermati ed emergenti del panorama avellinese ed irpino che hanno contribuito a rendere l’ArtWork della dodicesima edizione unico nel suo genere.

 

Il risultato è un melting pot di stili e di generi, frutto di una cooperazione che ha dato vita ad un’opera collettiva che ha portato i giovani artisti irpini ad andare oltre i propri limiti, avventurarsi in mondi nuovi, diversi, allo scopo di raggiungere un risultato universale.

 

In linea con il Festival che venerdì 24 e sabato 25 giugno porterà sul palco di Parco Santo Spirito di Avellino, musicisti e band provenienti dal Burkina Faso e da Roma, da Firenze ed Oristano, da Milano e dalle sponde del Mediterraneo.

 

Gli artisti che si sono cimentati nella creazione dell’ArtWork 2016 sono

 

M (da sinistra a destra) Mr Otto Tattoo e Marzio Colantuoni;

A (da sinistra a destra) Alberto La Volpe e Gaia Guarino;

S(da sopra a sotto) Michele Capaldo e Ilaria D’Atri.

Per i numeri romani XII, invece,hanno collaborato

Dada, Mario Ebam, Andrea Russo, Michelangelo Di Gisi, Marco Cucciniello e Olio

 

 

 

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