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Il cantante reduce da Sanremo ha partecipato ad un incontro in libreria dove è stato letteralmente assediato dai fan

di EDVIGE VITALIANO

CATANZARO – Metti una sera in libreria. A scegliere un libro da comprare? Da regalare? Da sfogliare? Niente affatto. Perché ieri la Mondadori Bookstore di Corso Mazzini si è trasformata in un piccolo, accogliente salotto colorato per Valerio Scanu. Per lui, reduce dal festival di Sanremo con “Finalmente piove” (attualmente al numero #1 su iTunes) scritta da Fabrizio Moro, un nutrito manipolo di scatenatissime fan. Ragazze e ragazzine, ma anche mamme e qualche signore che, in quanto a tifo, non era da meno. Anzi.

Tutti per Valerio, che di recente ha stupito a “Ballando con le stelle” con una convincente performance che lo ha visto nei panni di Conchita Wurst cantare in ‘Rise Like a Phoenix’ – brano con cui la drag queen austriaca vinse l’Eurovision Song Contest del 2014. A Catanzaro, Valerio arriva col suo cd nuovo di zecca uscito lo scorso 12 febbraio (etichetta NatyLoveYou distr. Digital Believe). “Finalmente piove” – il lavoro si chiama come il pezzo sanremese – si snoda lungo 13 traccie prodotte da Luca Mattioni 8 dei quali portano la firma dello stesso Valerio. Bonus track dell’album, la cover di “Io vivrò (senza te)” di Lucio Battisti.

L’album sarà presentato live, per la prima volta, il 24 aprile, all’Auditorium Conciliazione di Roma. Ieri, però, è toccato a Catanzaro. Scanu arriva in libreria e guadagna subito la scena: cortese con tutti, firma autografi personalizzati, e dice sì ai selfie di rito e alle foto-ricordo. Tra palloncini arancioni e azzurri, il cantante sardo venuto fuori dalla scuderia di Maria De Filippi e del suo talent “Amici” chiede il nome a ciascuno, sorride e si concede. Anche alle domande, a partire da Sanremo, festival che, tra l’altro, ha vinto nel 2010 Ma Valerio si aspettava di più da Sanremo 2016? «Tutti ci aspettavamo di più tranne i vincitori – dice scherzando – Ma c’è anche un post Sanremo. Si cerca sempre di fare il meglio e andare avanti».

Poi in tre aggettivi si definisce così: «Trasparente, sincero e fumantino». E se Valerio non avesse fatto il cantante, cosa avrebbe scelto? «Ho iniziato che avevo otto anni. Avrei comunque sempre scelto la musica», risponde senza esitazione alcuna. E le critiche che gli sono piovute addosso? Quelle non costruttive se le lascia scivolare addosso. E intanto le fan adoranti lo aspettano anche all’uscita della libreria.

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