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TRICARICO – Schiamazzi dal sapore antico, maschere di animali, gioia e festeggiamenti che partono nel momento il cui il sole spunta dalle montagne è caccia via la notte. Tutto questo e molto altro ancora, che risulta tanto indescrivibile quando radicato e profondo, si scatenerà oggi, giorno di Sant’Antonio Abate, a Tricarico. Uno dei momenti e delle manifestazioni più affascinanti non solo della Basilicata ma dell’intera nazione, colorerà le vie già belle in sé della cittadina tricaricese dalla torre Normanna all’incredibile “Rabatana”. Tutta la cittadina si scopre nella festa che in passato voleva essere probabilmente benaugurante per il bestiame, di fatti Sant’Antonio abate è il protettore degli animali domestici. Il “Carnevale di Tricarico “ è l’unico della Basilicata ad essere inserito nella Federazione Europea Città del Carnevale (Federation of European Carnival Cities) proprio a consolidare un valore culturale unico in una festa imperdibile ed affascinante.
La manifestazione è caratterizzata dalle maschere di mucche e tori, rappresenta in sostanza una mandria in transumanza. Si partirà come detto oggi, con il raduno delle maschere in Piazza Garibaldi quando mancherà un quarto d’ora alle cinque di mattina. Sarà la sveglia per il paese che verrà invaso dal carnevale. La tradizione vuole che la carovana di maschere giri tre volte intorno alla chiesa di Sant’Antonio abate prima di dirigersi verso lo splendido borgo di Tricarico. Il programma difatti prevede di riunirsi davanti alla chiesa del Santo intorno alle sette per accendere un falò. Secondo una schema ben determinato e fisso, la “mandria” di maschere guidata da capomassari, sottomassari e vaccari, sfilerà per le vie del paese, attraversandone quindi i quartieri della Rabatana, della Saracena e della Civita. Un corteo allegro, non certo silenzioso, che non solo si muoverà suonando con forza i campanacci di varie dimensioni e imitando l’andatura ed i movimenti degli animali ma addirittura si mostreranno le smoderatezze dei tori che rincorreranno le vacche fingendo “selvaggiamente” l’atto della monta. In questa “transumanza” gli abitanti offrono vino, salumi e formaggi che saranno consumati nella festa serale. Il programma prevede poi alle 11.30 il ritorno in Piazza Garibaldi per la colazione di tutte le maschere. La festa continuerà nel tardo pomeriggio alle 18.30 circa. Le maschere si riuniranno di nuovo questa volta davanti alla chiesa di San Potito, santo patrono principale di Tricarico e della diocesi omonima. Dopo la seconda sfilata in paese, alle 21, ci sarà la grande cena delle maschere con i prodotti tipici raccolti, vino e tanto divertimento in musica. Il “ Carnevale di Tricarico” e la sfilata delle maschere che si ripete anche l’ultima domenica prima del martedì grasso, è un vero proprio gioiello della tradizione in cui non solo Tricarico si riconosce, ed è un evento anche turistico assolutamente da vivere.
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