REGGIO CALABRIA – E’ giunto al termine il “Reggio Calabria Film Fest”. Nella serata di ieri, in conferenza, presso la sala conferenze di un hotel nel centro cittadino, prima dell’appuntamento finale al Teatro Francesco Cilea che ha visto sul red carpet reggino attori affermati come Sabrina Impacciatore, è stato tracciato un bilancio positivo della manifestazione svoltasi nell’ambito del “Festival Cinematografico della Calabria”, organizzato dalla “Calabria Film Commission” e cofinanziato dalla Regione Calabria. «Fa molto piacere vedere che anche la Calabria sostiene il cinema», ha esordito Impacciatore, reduce dal film diretto da Giorgia Farina (con Claudia Gerini e Cristiana Capotondi), “Amiche da morire”, nel quale interpreta una siciliana. «Amo le donne del sud – ha spiegato l’attrice romana – perché sono ancora legate alla madre terra. Ci sono della caratteristiche che sono appannaggio delle donne del meridione d’Italia».
Entusiasti anche gli altri protagonisti di questo finale del “Reggio Film Fest”: «E’ la mia prima volta in questa città, come attore, e sono curioso di incontrare il pubblico», ha detto Andrea Bosca, noto per aver recitato nella pellicola “Noi Credevamo”, vincitore del Nastro d’Argento 2011 come Miglior Film dell’anno e di sette “David di Donatello”. «Il cinema è un ottimo mezzo – ha spiegato Bosca – per raccontare il Paese, anche quella parte che “ce la fa” e mette insieme le sue risorse per uscire da questo momento decadente». Tra attori e registi, anche il cantautore calabrese Dario Brunori che ha impreziosito la serata al Teatro Cilea, eseguendo alcuni brani del suo repertorio. Il musicista si è detto «appassionato di cinema» e, per questo, felice di avvicinarsi spesso al grande schermo con la realizzazione di colonne sonore.
Brunori, inoltre, si è soffermato sull’episodio del 5 novembre scorso, l’attentato incendiario al Museo dello Strumento Musicale: «Ho appreso questa notizia, mentre registravo il nuovo disco. Questo atto grave su uno dei simboli della città mi ha colpito molto, ma allo stesso tempo la grande manifestazione popolare non politicizzata a sostegno del Museo è stata un messaggio di speranza» . Sul tappeto rosso, anche Marco Cocci, cantante, conduttore televisivo e attore italiano, all’esordio con “Ovosodo” di Paolo Virzì, nel 1997, e l’attore cosentino Max Mazzotta, alla regia di “Fiabeschi torna a casa”, uno dei film proiettati in questa ultima giornata del Reggio Calabria Film Fest.