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Al via domani la vendita dei biglietti per l’Opera Musical “Karol Wojtyla, la vera storia”, in scena sabato 18 gennaio alle ore 21.00 e domenica 19 gennaio 2014 alle ore 18.00, al Teatro Politeama di Catanzaro. Partirà proprio dalla Calabria l’attesissimo spettacolo sulla vita di Karol Wojtyla, la straordinaria opera musicale con alcune parti recitate e altre cantate grazie alle composizioni dei Solis String Quartet e alle canzoni scritte dalla celebre artista israeliana Noa con il suo direttore musicale e chitarrista Gil Dor. La regia è di Duccio Forzano, eclettico e creativo regista televisivo (suoi i “Festival di Sanremo” 2010, 2011, 2013, 2014 e, tra gli altri programmi, del fortunato “Vieni via con me” di Fabio Fazio), mentre le coreografie sono di Marco Sellati.
“Karol Wojtyla, la vera storia, aprirà anche la ventottesima edizione di “Fatti di Musica Radio Juke Box”, la rassegna del live d’autore ideata e diretta da Ruggero Pegna. L’Opera è un viaggio intenso e commovente che ripercorre la straordinaria ed imperdibile vita di un uomo, da quando era ancora molto distante da quel destino che lo avrebbe portato a conquistare un posto nella storia e a meritare un trono nell’alto dei Cieli. L’Opera racconterà soprattutto il Karol bambino e ragazzo a Wadowice, il suo percorso di vita da laico, prima verso il sacerdozio e poi verso il pontificato.
La narrazione comincia dall’evento drammatico del 13 maggio 1981 in Piazza San Pietro che avrebbe voluto e potuto cambiare la storia, al quale Papa Wojtyla sopravvisse miracolosamente e si sviluppa, poi, con un flashback sulla sua infanzia a 9 anni, interpretato dal piccolo Alessandro Bendinelli. Gli episodi personali della vita di Karol Wojtyla si intrecciano con le pagine drammatiche ed indelebili della storia dell’umanità. La fantastica vita di Karol Wojtyla è narrata in centoventi minuti divisi in due atti, in cui la visione registica di Duccio Forzano ha reso l’intera Opera come un amalgama, unica e singolare, tra musica, testo e azione scenica. I ricordi del Santo Padre, sospeso tra la vita e la morte, riaffiorano e lo cullano in quel sottile istmo di tempo, riportandolo sempre più indietro nella memoria sino alla sua infanzia, alla natia Wadowice perché, come ha scritto Lui stesso: “Da qui è cominciato tutto. E’ cominciata la vita, è cominciata la scuola, gli studi, è cominciato il teatro… e il sacerdozio.”.
Con un susseguirsi di suggestivi ed emozionanti flashback, rivivremo l’intensa storia umana e spirituale di Karol Wojtyla. Gli episodi più significativi del suo passato prendono vita sulla scena: il piccolo Lolek rivede l’adorata madre Emilia, l’eroico fratello Edmund, il devoto padre Karol. Dopo aver visto il giovane Karol, averlo accompagnato nella giovinezza, il Papa si vedrà poi in scena a 20 anni interpretato da Mike Introna e, successivamente, a 50 anni da Massimiliano Colonna. La mamma sarà interpretata da Barbara Di Bartolo, il padre da Simone Pieroni e il fratello da Roberto Rossetti.
“Io non sono religiosa”, ha spiegato Noa, che ha avuto occasione di incontrare più volte Wojtyla e di cantare per lui un'”Ave Maria” 18 anni fa in Vaticano. “Non credo nei dogmi religiosi, sono ebrea per cultura, ma penso che i valori umani dovrebbero rappresentare la religione nella forma più pura, ogni religione dovrebbe puntare a instillarli nelle masse. Lo stesso accade agli artisti e per questo ho accettato di partecipare a questo progetto: abbiamo l’opportunità di illuminare elementi che ci uniscono”. Poi, con riferimento ai tanti conflitti religiosi, Noa aggiunge che “tante volte, nel corso della storia, le religioni sono state distruttive invece che costruttive; ora è arrivato il momento di riportarle dove ancora una volta possiamo riaffermare i valori di generosità e bontà che hanno ispirato il Pontificato di Giovanni Paolo II”. Tra le sei canzoni scritte da Noa per lo spettacolo, ovvero cinque inediti e l’adattamento dell'”Ave Maria”, ci sono “Look at the Moon”, che racconta del giovane Wojtyla con la fidanzatina ebrea, e l’emozionante “The Star”, sull’inizio della seconda Guerra mondiale con l’invasione nazista della Polonia. “Ne vado particolarmente fiera” ha concluso Noa. “Ho letto la parola “stella” nel copione e tutto è partito da lì, il tema mi ha ispirata in un modo davvero speciale”.
Dopo il debutto in Calabria, l’Opera toccherà molte delle principali città italiane (tra cui Palermo, Padova, Milano, Perugia, Bologna e Torino), e chiuderà la prima parte del tour al Teatro Brancaccio di Roma a partire dal 15 aprile 2014, proprio nei giorni della santificazione di Giovanni Paolo II. “Sarà una coincidenza straordinaria”, ammette il regista. Dopo l’Italia, lo spettacolo toccherà la Polonia e partirà per un grande tour mondiale.
Lo spettacolo a Catanzaro è realizzato con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Catanzaro e della Regione Calabria, in apertura della 28° edizione di “Fatti di Musica”. Ruggero Pegna, presentando l’evento, ha voluto ringraziare il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e il vice sindaco, assessore alla Cultura, Sinibaldo Esposito, per la disponibilità del Teatro e la preziosa collaborazione.

FA tappa in Calabria l’opera musicale sulla vita di Karol Wojtyla. “Karol Wojtyla, la vera storia” è in programma il 17 maggio al Teatro Politeama di Catanzaro.

Si tratta di un musical nel quale spiccano le composizioni dei Solis String Quartet e le canzoni scritte dalla celebre artista israeliana Noa con il suo direttore musicale e chitarrista Gil Dor. La regia è di Duccio Forzano, eclettico e creativo regista televisivo (suoi i “Festival di Sanremo” 2010, 2011, 2013, 2014 e, tra gli altri programmi, del fortunato “Vieni via con me” di Fabio Fazio), mentre le coreografie sono di Marco Sellati.

“Karol Wojtyla, la vera storia, aprirà anche la ventottesima edizione di “Fatti di Musica Radio Juke Box”, la rassegna del live d’autore ideata e diretta da Ruggero Pegna. L’pera ripercorre la straordinaria ed imperdibile vita di un uomo, da quando era ancora molto distante da quel destino che lo avrebbe portato a conquistare un posto nella storia. Racconterà soprattutto il Karol bambino e ragazzo a Wadowice, il suo percorso di vita da laico, prima verso il sacerdozio e poi verso il pontificato.

 

La narrazione comincia dall’evento drammatico del 13 maggio 1981 in Piazza San Pietro che avrebbe voluto e potuto cambiare la storia, al quale Papa Wojtyla sopravvisse miracolosamente e si sviluppa, poi, con un flashback sulla sua infanzia a 9 anni, interpretato dal piccolo Alessandro Bendinelli. Gli episodi personali della vita di Karol Wojtyla si intrecciano con le pagine drammatiche ed indelebili della storia dell’umanità. La fantastica vita di Karol Wojtyla è narrata in centoventi minuti divisi in due atti.

Gli episodi più significativi del suo passato prendono vita sulla scena: il piccolo Lolek rivede l’adorata madre Emilia, l’eroico fratello Edmund, il devoto padre Karol. Dopo aver visto il giovane Karol, averlo accompagnato nella giovinezza, il Papa si vedrà poi in scena a 20 anni interpretato da Mike Introna e, successivamente, a 50 anni da Massimiliano Colonna. La mamma sarà interpretata da Barbara Di Bartolo, il padre da Simone Pieroni e il fratello da Roberto Rossetti.

«Io non sono religiosa», ha spiegato Noa, che ha avuto occasione di incontrare più volte Wojtyla e di cantare per lui una “Ave Maria” 18 anni fa in Vaticano. «Non credo nei dogmi religiosi, sono ebrea per cultura, ma penso che i valori umani dovrebbero rappresentare la religione nella forma più pura, ogni religione dovrebbe puntare a instillarli nelle masse. Lo stesso accade agli artisti e per questo ho accettato di partecipare a questo progetto: abbiamo l’opportunità di illuminare elementi che ci uniscono». Poi, con riferimento ai tanti conflitti religiosi, Noa aggiunge che «tante volte, nel corso della storia, le religioni sono state distruttive invece che costruttive; ora è arrivato il momento di riportarle dove ancora una volta possiamo riaffermare i valori di generosità e bontà che hanno ispirato il Pontificato di Giovanni Paolo II». Tra le sei canzoni scritte da Noa per lo spettacolo, ovvero cinque inediti e l’adattamento dell'”Ave Maria”, ci sono “Look at the Moon”, che racconta del giovane Wojtyla con la fidanzatina ebrea, e l’emozionante “The Star”, sull’inizio della seconda Guerra mondiale con l’invasione nazista della Polonia. «Ne vado particolarmente fiera» ha concluso Noa. «Ho letto la parola “stella” nel copione e tutto è partito da lì, il tema mi ha ispirata in un modo davvero speciale».

Dopo il debutto in Calabria, l’Opera toccherà molte delle principali città italiane (tra cui Palermo, Padova, Milano, Perugia, Bologna e Torino), e chiuderà la prima parte del tour al Teatro Brancaccio di Roma a partire dal 15 aprile 2014, proprio nei giorni della santificazione di Giovanni Paolo II. Lo spettacolo a Catanzaro è realizzato con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Catanzaro e della Regione Calabria.

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