X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

POTENZA – Cosa hanno in comune Agostino Gerardi, uno dei migliori perché più “autentici” interpreti della musica popolare lucana e Stefano Artiaco, cantautore partenopeo che ha ricevuto dal governo australiano un Awards  per la diffusione della multicultura nel mondo? Non sveliamo il “mistero” che terrà incuriositi gli appassionati e gli operatori dello spettacolo sino alla tredicesima edizione del Festival di Potenza (serata finale dell’evento il 30 novembre al Conservatorio Gesualdo da Venosa del capoluogo) che come vetrina di artisti presenta una grande novità nella contaminazione tra generi musicali espressioni “moderne” di antiche tradizioni popolari. Sul palco si esibiranno tra i numerosi musicisti, cantanti, gruppi, giovani emergenti del cast artistico, selezionato con cura dall’organizzatore di eventi di spettacolo Mario Bellitti, Agostino Gerardi e  Stefano Artiaco. Quest’ultimo è in vetta con il suo ultimo singolo Nathalie (Fox Production)  grazie al suo brano “Gli uomini del mondo”, tradotto anche in inglese in “All the people of the world”. Con Nathalie, in rotazione radiofonica e televisiva internazionale, l’artista Stefano Artiaco torna dal suo pubblico dopo l’ultimo suo fortunato album dal titolo “Cantico D’Amore” (2009). E’ anche questo del “confronto” tra generi musicali – sottolinea Bellitti – una scommessa della nuova edizione del Festival. Il testo di Nathalie è stato scritto da Stefano Artiaco ed è liberamente riadattato dal brano “Honesty” di Billy Joel. «Sono contento, afferma il cantautore, che questa canzone sia arrivata in pochissimo tempo, come una freccia di Cupido, nel cuore delle persone e soprattutto dei giovani, che hanno bisogno più che mai di amare, sognare, credere nella forza dei veri sentimenti». Con questo lavoro Artiaco desidera comunicare un solo chiaro messaggio, e cioè che la fusione tra mondi diversi è straordinariamente possibile. L’artista ha realizzato con il gruppo Descendance Aboriginal, veri aborigini australiani che vivono ancora oggi in riserve, un video davvero suggestivo.

POTENZA – Cosa hanno in comune Agostino Gerardi, uno dei migliori perché più “autentici” interpreti della musica popolare lucana e Stefano Artiaco, cantautore partenopeo che ha ricevuto dal governo australiano un Awards  per la diffusione della multicultura nel mondo? Non sveliamo il “mistero” che terrà incuriositi gli appassionati e gli operatori dello spettacolo sino alla tredicesima edizione del Festival di Potenza (serata finale dell’evento il 30 novembre al Conservatorio Gesualdo da Venosa del capoluogo) che come vetrina di artisti presenta una grande novità nella contaminazione tra generi musicali espressioni “moderne” di antiche tradizioni popolari.

 Sul palco si esibiranno tra i numerosi musicisti, cantanti, gruppi, giovani emergenti del cast artistico, selezionato con cura dall’organizzatore di eventi di spettacolo Mario Bellitti, Agostino Gerardi e  Stefano Artiaco. 

Quest’ultimo è in vetta con il suo ultimo singolo Nathalie (Fox Production)  grazie al suo brano “Gli uomini del mondo”, tradotto anche in inglese in “All the people of the world”. Con Nathalie, in rotazione radiofonica e televisiva internazionale, l’artista Stefano Artiaco torna dal suo pubblico dopo l’ultimo suo fortunato album dal titolo “Cantico D’Amore” (2009). E’ anche questo del “confronto” tra generi musicali – sottolinea Bellitti – una scommessa della nuova edizione del Festival.

 Il testo di Nathalie è stato scritto da Stefano Artiaco ed è liberamente riadattato dal brano “Honesty” di Billy Joel. «Sono contento, afferma il cantautore, che questa canzone sia arrivata in pochissimo tempo, come una freccia di Cupido, nel cuore delle persone e soprattutto dei giovani, che hanno bisogno più che mai di amare, sognare, credere nella forza dei veri sentimenti». Con questo lavoro Artiaco desidera comunicare un solo chiaro messaggio, e cioè che la fusione tra mondi diversi è straordinariamente possibile. L’artista ha realizzato con il gruppo Descendance Aboriginal, veri aborigini australiani che vivono ancora oggi in riserve, un video davvero suggestivo.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE