PRIMA a Los Angeles per “Romeo and Juliet” e prima clip ufficiale on line del nuovo adattamento cinematografico della tragedia di William Shakespeare. Un film attesissimo anche nelle sale europee e diretto dal regista calabrese Carlo Carlei. Un alvoro che ha tutte le carte in regola per diventare un cult. “Romeo and Juliet” è sceneggiato dal premio Oscar Julian Fellowes (Downton Abbey, Gosford Park) e prodotto dalla Amber e da Swarovski Ent. Nel cast figurano: Hailee Steinfeld (Giulietta) giovanissima attrice nominata agli Oscar per il film “Il Grinta”, che ha sfilato sul red carpet della “premiere” a Hollywood, Douglas Booth (Romeo), Paul Giamatti, Damian Lewis, Ed Westwick, Natascha McElhone, Laura Morante, Stellan Skarsgard, Lesley Manbille, Christian Cooke eKodi Smit-McPhee.
In Europa il film è atteso a ottobre, probabilmente l’11 in Gran Bretagna. I boatos poi lo accreditano nel palmares delle opere ospitate nella nuova edizione del Festival di Roma, in programma dall’8 al 17 novembre. Staremo a vedere. Intanto in rete cliccatissima è la clip ufficiale. Si tratta della famosa scena del balcone: atto 2, scena 2. Una sognante Giulietta, protetta dal buio della notte, è rapita da Romeo in uno dei dialoghi più amati del Bardo inglese. L’ultimo film di Carlei , dunque, è ispirato alla tragedia che William Shakespeare scrisse alla fine del XVI secolo con i due giovanissimi innamorati figli delle due famiglie rivali di Verona , Montecchi e Capuleti protagonisti di disarmante purezza. Amore e morte per un classico romantico che non conosce steccati generazionali. Un’opera quella di Shakespeare che ha più volte tentato il mondo di celluloide. Esistono oltre quaranta versioni cinematografiche della storia di Romeo e Giulietta. La prima risale al 1900, ma tra le più celebri figura certamente il “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli del 1968, pellicola vincitrice di ben due Oscar con Lehonard Whitind e Olivia Hussey. Ora però tocca al calabrese Carlei. Una sfida e non c’è dubbio.
Il regista – nato a Nicastro, classe 1960 – non è nuovo, però, a progetti impegnativi. Tra i pochissimi registi italiani a sbarcare a Hollywood negli anni Novanta, Carlei deve il primo successo a “La corsa dell’innocente”. Film questo che gli permette, infatti, di girare “Fluke” tratto dal romanzo omonimo di James Herbert e interpretato da Matthew Modine. Successo non immediato quest’ultimo, anche se nel tempo il film ha trovato una sua crescente cerchia di ammiratori ed è diventato oggetto di culto fra gli animalisti. Tra il 1996 e il 1998 Carlei sviluppa vari progetti per gli Studios hollywoodiani tra i quali figurano “I Am Legend” (Warner Bros), “Daredevil” (Fox), “Pincushion” (Columbia), “Manhattan Ghost Story” (Carolco), “Flashover” (De Laurentiis), “A Tale of Two Classmates” (New Regency). Nel 1997 dirige il documentario “In the Heat”, che contiene una conversazione sul cinema con Michael Mann, uno dei suoi registi preferiti. Il rientro in Italia è datato 1999. Carlei torna per dirigere “Padre Pio”, il film in due puntate per Mediatrade interpretato da Sergio Castellitto e prodotto dalla Videotrade Audiovisivi di Angelo Rizzoli. Il film ottiene grandi ascolti su Canale 5 e conquista il Los Angeles Italian Film Award. Padre Pio ma anche Enzo Ferrari nei ritratti cinematografici firmati da Carlei. E per Ferrari, il regista bissa la scelta di Castellitto come protagonista. Ferrari diventa una delle miniserie italiane più vendute nel mondo e in alcuni paesi come l’Austria viene distribuito nelle sale cinematografiche. Non manca “Il Generale della Rovere”, tratto dal romanzo di Indro Montanelli, con Pierfrancesco Favino. Nel suo percorso professionale, il lametino Carlei incontra anche “Il giudice meschino”. Sua la regia della serie destinata a Rai1, tratta dal libro di Mimmo Gangemi, pubblicato da Einaudi. Interpreti principali Luca Zingaretti e sua moglie Luisa Ranieri. Set calabrese.