Risate a teatro con quattro sketch di Pirozzi
“Struveglia”, arriva
la Macchietta romana
La commedia in scena
a Canaletto di Potenza
di FRANCESCO MENONNA
POTENZA – Risate e divertimento, nel bel mezzo l’impegno del regista Luigi Pirozzi. Saranno queste le chiavi di lettura dello spettacolo teatrale dal titolo: “Struveglia” che sarà portato in scena dalla compagnia teatrale La Macchietta Romana.
L’appuntamento è fissato per domani sera alle 21 presso contrada Canaletto a Potenza. Gli attori protagonisti sono Antonio Sabia, Rocco Laurita e Gigi Pirozzi, le voci narranti saranno curate da Antonio Caporale e Valentina Pirozzi, registrate negli studi di Radio Carina con il montaggio di Antonio Marte, tecnico audio e luci del gruppo è Fabio Pirozzi.
Si tratta di quattro sketch scritti dalla penna fervida e vivace di Gigi Pirozzi che toccano temi importanti sui problemi della vita quotidiana conditi come sempre da tanta ironia e comicità.
Nel primo dal titolo “Il Santone” ( credere spesso nelle guarigioni di falsi santoni, guaritori, capaci di arti magiche e di manipolazioni, ma che quasi sempre l’unica arte e manipolazione è quella dell’imbroglio e dell’inganno).
Due compari, Pepp’ u’ zopp’ (Antonio Sabia ) e Vicienz’’ u’ mut’ ( Gigi Pirozzi ), si dirigono verso un santone (Rocco Laurita), per una guarigione ma si troveranno invece di fronte ad una sorpresa.
Nel secondo sketch dal titolo “La Confessione” (l’avvento del computer e delle nuove invenzioni nella storia delle telecomunicazioni, il prete del paesino lucano si è inventato di sana pianta una confessione on line).
Sotto le festività pasquali, Vito Summa (Gigi Pirozzi) ed il figlio Angelo (Antonio Sabia) devono confessarsi ma il nuovo prete don Rocco (Rocco Laurita), sta sperimentando una nuova e originale tecnica di confessione.
Nel terzo atto dal titolo “La Pinziona”, tema ricorrente in questo periodo, vista la continua presenza di falsi invalidi Vito Summa deve sottoporsi ad una visita per la pensione di invalidità, cercherà con espedienti e finzioni di malattie immaginarie, di ingannare il medico esaminatore.
Nella quarta scena invece dal titolo “L’Ospizio” (il problema degli anziani nelle famiglie dei contrasti e delle incomprensioni familiari ed il ricorrere spesso a rinchiudere il vecchietto in un istituto).
Non è il caso di Nonno Antonio, il padre di Vito Summa, che in un istituto ci è andato di sua spontanea volontà, dichiarando sempre di stare bene e di essere felice, ma quando Vito e il figlio Angelo vengono chiamati urgentemente dal direttore dell’ospizio, scoprono improvvisamente una realtà diversa da quella che pensavano.
f.menonna@luedi.it
POTENZA – Risate e divertimento, nel bel mezzo l’impegno del regista Luigi Pirozzi. Saranno queste le chiavi di lettura dello spettacolo teatrale dal titolo: “Struveglia” che sarà portato in scena dalla compagnia teatrale La Macchietta Romana. L’appuntamento è fissato per domani sera alle 21 presso contrada Canaletto a Potenza. Gli attori protagonisti sono Antonio Sabia, Rocco Laurita e Gigi Pirozzi, le voci narranti saranno curate da Antonio Caporale e Valentina Pirozzi, registrate negli studi di Radio Carina con il montaggio di Antonio Marte, tecnico audio e luci del gruppo è Fabio Pirozzi.
Si tratta di quattro sketch scritti dalla penna fervida e vivace di Gigi Pirozzi che toccano temi importanti sui problemi della vita quotidiana conditi come sempre da tanta ironia e comicità.Nel primo dal titolo “Il Santone” ( credere spesso nelle guarigioni di falsi santoni, guaritori, capaci di arti magiche e di manipolazioni, ma che quasi sempre l’unica arte e manipolazione è quella dell’imbroglio e dell’inganno). Due compari, Pepp’ u’ zopp’ (Antonio Sabia ) e Vicienz’’ u’ mut’ ( Gigi Pirozzi ), si dirigono verso un santone (Rocco Laurita), per una guarigione ma si troveranno invece di fronte ad una sorpresa. Nel secondo sketch dal titolo “La Confessione” (l’avvento del computer e delle nuove invenzioni nella storia delle telecomunicazioni, il prete del paesino lucano si è inventato di sana pianta una confessione on line).Sotto le festività pasquali, Vito Summa (Gigi Pirozzi) ed il figlio Angelo (Antonio Sabia) devono confessarsi ma il nuovo prete don Rocco (Rocco Laurita), sta sperimentando una nuova e originale tecnica di confessione.
Nel terzo atto dal titolo “La Pinziona”, tema ricorrente in questo periodo, vista la continua presenza di falsi invalidi Vito Summa deve sottoporsi ad una visita per la pensione di invalidità, cercherà con espedienti e finzioni di malattie immaginarie, di ingannare il medico esaminatore. Nella quarta scena invece dal titolo “L’Ospizio” (il problema degli anziani nelle famiglie dei contrasti e delle incomprensioni familiari ed il ricorrere spesso a rinchiudere il vecchietto in un istituto).
Non è il caso di Nonno Antonio, il padre di Vito Summa, che in un istituto ci è andato di sua spontanea volontà, dichiarando sempre di stare bene e di essere felice, ma quando Vito e il figlio Angelo vengono chiamati urgentemente dal direttore dell’ospizio, scoprono improvvisamente una realtà diversa da quella che pensavano.