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PISTICCI – A soli 10 anni apprezzava il cinema di David Lynch, vorrebbe che in Italia si producessero più film impegnati e, quando i suoi impegni di attore e produttore glielo consentono, si avventura nelle suggestive strade e fra i boschi di una Lucania che dimostra di conoscere bene. E’ un Riccardo Scamarcio insolito quello che, lunedì scorso, ha conversato con il conduttore di Rai Radio2, Filippo Solibello, nella Sala Grande del Lucania Film Festival, invasa da una folla di fan – e non solo – che forse saranno rimasti piacevolmente spiazzati a sentire il loro idolo parlare della funzione della settima arte e della sua cultura cinematografica, fatta di titoli come “C’era una volta in America”, “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, “Il caso Mattei”, “Shining”, “Il cappotto di Astrakan”, ma anche i film di Totò.
Prima sorpresa della serata, la scoperta che non è la prima volta di Scamarcio a Pisticci. Dopo 26 anni, l’attore pugliese è tornato in quel paese che lo affascinò quando era ancora piccolo, quando ancora non sapeva sarebbe diventato un personaggio dello star system e accompagnava il padre commerciante nelle sue trasferte. Un ricordo sbiadito, dice, ma assai piacevole. Ben più netto il ricordo di quel giorno in cui, casualmente, decise di intraprendere la strada dell’attore, dopo aver comunicato al padre che non avrebbe concluso la scuola ed essersi rifugiato nel locale di un amico.
“Esce da un bar e diventa una stella”, così sintetizza il percorso in ascesa di Scamarcio il regista e amico Rocco Papaleo, che l’ha diretto nel film “Ua piccola impresa meridionale”, in uscita a ottobre. Il trailer è stato trasmesso sullo schermo allestito sulla facciata della splendida Chiesa Madre, prima che l’attore e regista lucano, nel pubblico, salisse sul palco per un simpatico siparietto durante il quale i due hanno raccontato la loro “storia d’amore professionale”. Una questione di suoni, visto che l’autore di Basilicata Coast to Coast è stato affascinato dal “meridionalese sbucato all’improvviso dalla bocca di Scamarcio, mentre era al telefono con un amico” e, a sua volta, ha sedotto il “ragazzo d’oro” con la canzone “La tua parte imperfetta” e con la musica in generale.
Quello che si è regalato al numeroso pubblico del Lucania Film Festival è anche il Riccardo Scamarcio fresco produttore, che confessa di aver fatto questa scelta importante con una certa incoscienza e un pizzico di follia. Incalzato dalle domande di Solibello, l’atteso ospite del festival, protagonista della seconda edizione del Lucano Movie Night, si è anche abbandonato ad alcune confidenze più intime ed informali. In oltre un’ora di chiacchierata, nella cornice di un festival che, secondo Papaleo, è diventata una “istituzione capace di educare il pubblico ad una visione condivisa e attenta”, l’attore di Andria dice la sua su quella che dovrebbe essere la funzione del cinema: “In questo particolare momento storico c’è sempre più bisogno di occasioni per emozionarsi, e questo è il grande potere che ha il cinema.
La parola chiave è empatia. Il cinema che mi piace è fatto di personaggi in cui potersi immedesimare, di belle storie da raccontare, storie che si alimentano sicuramente nel reale, ma la macchina da presa deve anche esser capace di andare oltre, deve essere anche strumento di fuga verso un altrove. Il cinema è condivisione e, se fatto in maniera intelligente, diventa anche approfondimento e occasione di riflessione”.“La piazza di Pisticci ha scoperto uno Scamarcio diverso, ha incontrato la complessità di Riccardo, che esiste, come la Basilicata”, scherza Papaleo. “Così – ha proseguito il mattatore lucano – il Lucania Film Festival ha trovato la sua sintesi migliore”. L’incontro con il pubblico si è concluso con la consegna al regista e produttore pugliese di un regalo assai gradito. Rosistella Provinzano Vena, direttore generale dell’azienda Amaro Lucano, main sponsor dell’evento, ha donato al big dell’edizione 2013 una speciale bottiglia del liquore nato a Pisticci e divenuto famoso in tutto il mondo. Scamarcio ha poi lasciato la sala insieme al suo manager Danilo Mattei, al coordinatore Raffaello Glinni e alla show girl Laura Forgia, mentre iniziavano a scorrere i titoli di testa del film “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek, che lo vede protagonista.
I FILM PREMIATI
- LUCANIA FILM MAKERS – Oltreluomo di Nicola Ragone (Italia)
- NEXT FUTURE – Sisters di Marta Abad Blay (Olanda)
- BEST TECHNIQUE – Sehen wir uns nicht in dieder welf di Daniel Hopfner (Germania)
- BEST TALENT – Eleana Costanzo in Ammore di Paolo Sassanelli (Italia)
- BEST CINEMATOGRAPHY – Goga Devdariani in Black Mulberry di Gabriel Razmadze (Georgia)
- SPECIAL MENTION FILM – L’esecuzione di Enrico Iannaccone (Ita)
- BEST FILM – Ziegenort di Tomasz Popakul (Polonia)
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