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5 minuti per la lettura

Con la voce
di Paola Turci
Rotondella riabbraccia
la grande musica
con la rock star
tra vecchi e nuovi
brani del suo repertorio
Poi “I Complessati”
di PINO SURIANO
ROTONDELLA – Sempre oltre. L’associazione Attivamente Giovani non si ferma più: ogni anno un nuovo evento, ogni anno sempre più in grande. Mancavano da anni, a Rotondella, i grandi concerti, dopo una stagione memorabile che si fa risalire all’inizio degli anni ’80 (arrivò, tra gli altri, Roberto Vecchioni). Sembrano tornati quei tempi, grazie a questi giovani che ogni estate si rimboccano le maniche per assicurare al Balcone dello Jonio una star della musica. Quest’anno tocca a Paola Turci, attesa per stasera al Campo sportivo di Rione Mortella, ingresso gratuito. La rockstar dovrebbe salire sul palco intorno alle 21,45, prima di lei la cantautrice salentina Eneri, dopo di lei gran finale, intorno alle 24, con I Complessati.
La Turci si esibirà con quattro musicisti, in un live fatto di brani storici e novità dell’album del 2012, “Le storie degli altri”, l’autrice esce dalla tematica intimistica e si apre alla dimensione dell’altro da sé. Un tema cupo in apparenza, in realtà pieno di uno sguardo di speranza, un’apertura alla positività che è già tutta nel titolo dell’unica cover scelta per l’album, “Si può” dell’indimenticato Giorgio Gaber. 
Pensare a Paola Turci è pensare a Sanremo. Al grande festival della canzone italiana si fanno risalire i suoi esordi. La prima volta nel 1986, quando vince il Premio della Critica per la sezione Giovani. Ma il successo di pubblico arriva nel 1989, con la canzone Bambini, che conquista, sempre a Sanremo, il primo premio della Sezione Giovani e subito diventa uno straordinario successo radiofonico. Lo saranno anche i suoi brani hit degli anni ’90, Ringrazio Dio e Volo così. In mezzo le collaborazioni con i grandi della musica italiana, da Luca Carboni a Vasco Rossi, che scriverà per lei “Una sgommata e via”. E’ di quegli anni la tragica esperienza dell’incidente stradale. Il decennio appena concluso, a partire del 2000, è invece quello delle grandi collaborazioni in tour. Paola si “allea” con Max Gazzè e Marina Rei (una serata del tour si tenne anche a Policoro), poi con Fiorella Mannoia, Carmen Consoli e molti altri. 
E infine c’è il presente, con una Paola Turci che riserva una sorpresa per il futuro prossimo: nel 2014 la vedremo a teatro. Proprio così.  Il come e il dove, però, per adesso sono top secret. “L’anno prossimo dovrebbe partire un progetto teatrale di cui però non posso dirvi molto di più” spiega. Di certo una promettente esibizione. Ma Paola Turci, in Italia, significa soprattutto musica. Dire donna e insieme dire rock, in Italia, significa poter pensare a pochi nomi. Si contano sulle dita della mano: Teresa De Sio, Gianna Nannini, Donatella Rettore e poche altre. Tra queste poche, pochissime altre, c’è Paola Turci. Ovviamente.  
cultura@luedi.it

rOTONDELLA – Sempre oltre. L’associazione Attivamente Giovani non si ferma più: ogni anno un nuovo evento, ogni anno sempre più in grande. Mancavano da anni, a Rotondella, i grandi concerti, dopo una stagione memorabile che si fa risalire all’inizio degli anni ’80 (arrivò, tra gli altri, Roberto Vecchioni). Sembrano tornati quei tempi, grazie a questi giovani che ogni estate si rimboccano le maniche per assicurare al Balcone dello Jonio una star della musica. Quest’anno tocca a Paola Turci, attesa per stasera al Campo sportivo di Rione Mortella, ingresso gratuito. La rockstar dovrebbe salire sul palco intorno alle 21,45, prima di lei la cantautrice salentina Eneri, dopo di lei gran finale, intorno alle 24, con I Complessati.La Turci si esibirà con quattro musicisti, in un live fatto di brani storici e novità dell’album del 2012, “Le storie degli altri”, l’autrice esce dalla tematica intimistica e si apre alla dimensione dell’altro da sé. Un tema cupo in apparenza, in realtà pieno di uno sguardo di speranza, un’apertura alla positività che è già tutta nel titolo dell’unica cover scelta per l’album, “Si può” dell’indimenticato Giorgio Gaber. Pensare a Paola Turci è pensare a Sanremo. 

Al grande festival della canzone italiana si fanno risalire i suoi esordi. La prima volta nel 1986, quando vince il Premio della Critica per la sezione Giovani. Ma il successo di pubblico arriva nel 1989, con la canzone Bambini, che conquista, sempre a Sanremo, il primo premio della Sezione Giovani e subito diventa uno straordinario successo radiofonico. Lo saranno anche i suoi brani hit degli anni ’90, Ringrazio Dio e Volo così. In mezzo le collaborazioni con i grandi della musica italiana, da Luca Carboni a Vasco Rossi, che scriverà per lei “Una sgommata e via”. E’ di quegli anni la tragica esperienza dell’incidente stradale. Il decennio appena concluso, a partire del 2000, è invece quello delle grandi collaborazioni in tour. Paola si “allea” con Max Gazzè e Marina Rei (una serata del tour si tenne anche a Policoro), poi con Fiorella Mannoia, Carmen Consoli e molti altri. E infine c’è il presente, con una Paola Turci che riserva una sorpresa per il futuro prossimo: nel 2014 la vedremo a teatro. Proprio così.  

Il come e il dove, però, per adesso sono top secret. “L’anno prossimo dovrebbe partire un progetto teatrale di cui però non posso dirvi molto di più” spiega. Di certo una promettente esibizione. Ma Paola Turci, in Italia, significa soprattutto musica. Dire donna e insieme dire rock, in Italia, significa poter pensare a pochi nomi. Si contano sulle dita della mano: Teresa De Sio, Gianna Nannini, Donatella Rettore e poche altre. Tra queste poche, pochissime altre, c’è Paola Turci. Ovviamente.  

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