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A Valsinni al via “Il borgo racconta”
Con Erminio Truncellito
a corte da Isabella
di FRANCESCO ALTAVISTA
VALSINNI – Una grande poetessa, un simbolo di libertà, un simbolo di amore ed emancipazione femminile anche se si tratta di una donna vissuta dal 1520 al 1546 , poi barbaramente uccisa insieme al suo presunto amante  il poeta spagnolo Diego Sandoval de Castro dal fratello. E’ Isabella Morra che torna ad illuminare la stagione calda lucana a partire da oggi,  alle 19,  per tutti i week end di luglio e dal primo agosto  fino al 31  tutti i giorni, ai piedi del castello di Valsinni.  E’ “L’estate di Isabella” giunta alla tredicesima edizione, diventando negli anni il più grande attrattore turistico della regione lucana. Un viaggio nel 1500, con tanto di menestrelli e cantastorie, ma anche spettacoli teatrali, tanta arte e musica  tutto incentrato naturalmente sulla figura di una grande donna:  Isabella,  spunto di riflessione  ineludibile di modernità. «L’Estate di Isabella altro non è che il contenitore culturale dell’offerta turistica che Valsinni ormai dal 2000 ad oggi offre a quanti visitano il borgo medievale. Per comprendere la vicenda umana e poetica di questa sfortunata baronessa  poetessa – spiega a il Quotidiano della Basilicata, il direttore artistico dell’evento  Erminio Truncellito  – Il Parco Letterario a lei intitolato non è altro che il pretesto per dare l’opportunità ai visitatori di vivere una sorta di viaggio indietro nel tempo. Attraverso il  teatro si vuole far rivivere l’emozione racchiusa nella sua poesia, i dieci sonetti e le tre  canzoni che ha lasciato ai posteri. Quindi attraverso dei momenti prettamente di rievocazione,  attraverso lo sviluppo dei sensi, attraverso un contatto sensoriale con il luogo, attraverso dei viaggi sentimentali così si vogliono definire le visite che si offrono nel Parco Letterario,  lo spettatore ha l’opportunità di entrare nella poesia e nella dinamica dell’esistenza della poetessa». Tutto questo nello splendido borgo di Valsinni, protetto dal bellissimo maniero che  naturalmente sarà visitabile  con un programma elastico  ed un costo adatto a tutte le tasche: due euro e cinquanta per la visita al Castello e cinque euro per lo spettacolo. «Dopo le 19 prende il via il tutto. Si anima il borgo. Arrivando a Valsinni si vivrà nel 1500. La gente arriva e presso una “Gabella” fa il biglietto per visitare il Castello e per gli spettacoli – spiega ancora Truncellito –  alle 20,30 c’è uno spettacolo ogni sera a seconda del calendario. A  fine spettacolo  la possibilità per chi vuole di cenare e continuare questo viaggio all’interno della musica attraverso l’animazione dei menestrelli. Tutto rigorosamente  sul posto».  Uno spettacolo  che riempie ogni piega della mente e del cuore, giorni da vivere in modo pieno anche a tavola , dopo le 10,30  rilassati  con i menestrelli e i cantastorie  che narreranno con sapori e suoni popolari  vicende contadine e non solo. Anima pulsante della manifestazione ovviamente lo spettacolo delle 20,30,  quest’anno ad agosto una sorpresa, un evento nell’evento: «Gli spettacoli sono incentrati  sulla vita della poetessa.  C’è “Il borgo racconta”  che è itinerante nel borgo in compagnia del cantastorie e del menestrello. Faranno vivere nei vicoli questa vicenda umana e poetica. Poi a luglio ogni sabato e poi riproposto ad agosto   c’è il dramma  in teatro “ Isabella Vivrà” scritto da Gennaro Olivieri – racconta il direttore artistico – l’evento dell’evento  ogni venerdì e domenica di agosto   con la soprano Paola Natale  di Valsinni ma che ha esordito in teatri importanti e  con Unaderosa voce dei “Renanera”, rappresenteremo “Delitto d’onore” un’operetta  lirica.  Vogliamo sviscerare questa vicenda  anche per i   palati più  fini. Sto realizzando  un riadattamento, sto riducendo l’opera scritta  da Colli, un’opera mai rappresentata. E’  la prima volta anche  per me, non ho mai fatto la regia ad un’operetta. E’  uno stimolo ed una nuova avventura, ardua ma penso verrà fuori una cosa abbastanza bella e suggestiva. Intorno  alla soprano Natale si muoveranno splendide musiche composte da Antnio Deodati e da “Unaderosa che sarà anche in scena». 
 Truncellito direttore artistico, regista ma anche  cantastorie, menestrello  ed attore  di praticamente  tutti gli spettacoli della manifestazione: «Io sono presente in tutti gli spettacoli, mi tocca riprendere in mano la titolarità di tutti gli eventi, sarò presente come cantastorie, come personaggio Cesare Morra (il fratello che si macchia del delitto) nello spettacolo ””Isabella vivrà” –  spiega-   per quanto concerne il dramma lirico curo la regia ma sto pensando ad un cameo».  “ L’estate di Isabella”  è certamente uno degli  eventi di punta  del turismo estivo lucano, il tutto nel nome di una donna  – poetessa  uccisa per un sogno di amore e libertà: «Isabella Morra è la vittoria della libertà espressiva della donna, è la modernità anche tragica del femminicidio che purtroppo oggi continua a consumare tante  vite – conclude Erminio Truncellito –  Isabella  è soprattutto come diceva Dacia Maraini che ha scritto un’opera straordinaria di teatro dipingendola come la paladina della libertà femminile, la donna libra in cui  tutte le donne libere si rivedono». 

 

VALSINNI – Una grande poetessa, un simbolo di libertà, un simbolo di amore ed emancipazione femminile anche se si tratta di una donna vissuta dal 1520 al 1546 , poi barbaramente uccisa insieme al suo presunto amante  il poeta spagnolo Diego Sandoval de Castro dal fratello. E’ Isabella Morra che torna ad illuminare la stagione calda lucana a partire da oggi,  alle 19,  per tutti i week end di luglio e dal primo agosto  fino al 31  tutti i giorni, ai piedi del castello di Valsinni.  

E’ “L’estate di Isabella” giunta alla tredicesima edizione, diventando negli anni il più grande attrattore turistico della regione lucana. Un viaggio nel 1500, con tanto di menestrelli e cantastorie, ma anche spettacoli teatrali, tanta arte e musica  tutto incentrato naturalmente sulla figura di una grande donna:  Isabella,  spunto di riflessione  ineludibile di modernità. «L’Estate di Isabella altro non è che il contenitore culturale dell’offerta turistica che Valsinni ormai dal 2000 ad oggi offre a quanti visitano il borgo medievale. Per comprendere la vicenda umana e poetica di questa sfortunata baronessa  poetessa – spiega a il Quotidiano della Basilicata, il direttore artistico dell’evento  Erminio Truncellito  – Il Parco Letterario a lei intitolato non è altro che il pretesto per dare l’opportunità ai visitatori di vivere una sorta di viaggio indietro nel tempo. Attraverso il  teatro si vuole far rivivere l’emozione racchiusa nella sua poesia, i dieci sonetti e le tre  canzoni che ha lasciato ai posteri. Quindi attraverso dei momenti prettamente di rievocazione,  attraverso lo sviluppo dei sensi, attraverso un contatto sensoriale con il luogo, attraverso dei viaggi sentimentali così si vogliono definire le visite che si offrono nel Parco Letterario,  lo spettatore ha l’opportunità di entrare nella poesia e nella dinamica dell’esistenza della poetessa». 

Tutto questo nello splendido borgo di Valsinni, protetto dal bellissimo maniero che  naturalmente sarà visitabile  con un programma elastico  ed un costo adatto a tutte le tasche: due euro e cinquanta per la visita al Castello e cinque euro per lo spettacolo. «Dopo le 19 prende il via il tutto. Si anima il borgo. Arrivando a Valsinni si vivrà nel 1500. La gente arriva e presso una “Gabella” fa il biglietto per visitare il Castello e per gli spettacoli – spiega ancora Truncellito –  alle 20,30 c’è uno spettacolo ogni sera a seconda del calendario. A  fine spettacolo  la possibilità per chi vuole di cenare e continuare questo viaggio all’interno della musica attraverso l’animazione dei menestrelli. Tutto rigorosamente  sul posto».  

Uno spettacolo  che riempie ogni piega della mente e del cuore, giorni da vivere in modo pieno anche a tavola , dopo le 10,30  rilassati  con i menestrelli e i cantastorie  che narreranno con sapori e suoni popolari  vicende contadine e non solo. Anima pulsante della manifestazione ovviamente lo spettacolo delle 20,30,  quest’anno ad agosto una sorpresa, un evento nell’evento: «Gli spettacoli sono incentrati  sulla vita della poetessa.  C’è “Il borgo racconta”  che è itinerante nel borgo in compagnia del cantastorie e del menestrello. Faranno vivere nei vicoli questa vicenda umana e poetica. Poi a luglio ogni sabato e poi riproposto ad agosto   c’è il dramma  in teatro “ Isabella Vivrà” scritto da Gennaro Olivieri – racconta il direttore artistico – l’evento dell’evento  ogni venerdì e domenica di agosto   con la soprano Paola Natale  di Valsinni ma che ha esordito in teatri importanti e  con Unaderosa voce dei “Renanera”, rappresenteremo “Delitto d’onore” un’operetta  lirica.  Vogliamo sviscerare questa vicenda  anche per i   palati più  fini. Sto realizzando  un riadattamento, sto riducendo l’opera scritta  da Colli, un’opera mai rappresentata. E’  la prima volta anche  per me, non ho mai fatto la regia ad un’operetta. E’  uno stimolo ed una nuova avventura, ardua ma penso verrà fuori una cosa abbastanza bella e suggestiva. Intorno  alla soprano Natale si muoveranno splendide musiche composte da Antnio Deodati e da “Unaderosa che sarà anche in scena».  

Truncellito direttore artistico, regista ma anche  cantastorie, menestrello  ed attore  di praticamente  tutti gli spettacoli della manifestazione: «Io sono presente in tutti gli spettacoli, mi tocca riprendere in mano la titolarità di tutti gli eventi, sarò presente come cantastorie, come personaggio Cesare Morra (il fratello che si macchia del delitto) nello spettacolo ””Isabella vivrà” –  spiega-   per quanto concerne il dramma lirico curo la regia ma sto pensando ad un cameo».  “ L’estate di Isabella”  è certamente uno degli  eventi di punta  del turismo estivo lucano, il tutto nel nome di una donna  – poetessa  uccisa per un sogno di amore e libertà: «Isabella Morra è la vittoria della libertà espressiva della donna, è la modernità anche tragica del femminicidio che purtroppo oggi continua a consumare tante  vite – conclude Erminio Truncellito –  Isabella  è soprattutto come diceva Dacia Maraini che ha scritto un’opera straordinaria di teatro dipingendola come la paladina della libertà femminile, la donna libra in cui  tutte le donne libere si rivedono». 

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