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Solo una leggera flessione che ha portato i votanti dai 4500 votanti delle ultime primarie, ai 3192 di ieri. Per il resto la macchina del Pd ha funzionato come nel resto d’Italia.

C’è chi, pur di non far mancare il proprio sostegno al partito, si è recato a votare anche in vacanza. Lo hanno fatto alcuni turisti romagnoli che ieri, dopo essersi registrati nei giorni precedenti, hanno votato a Matera, dove si trovavano per il Ponte dell’Immacolata.

Alle 22 la vittoria di Matteo Renzi è una certezza. A Matera ha ottenuto 2069 voti (pari al 66% delle preferenze), contro i 729 di Cuperlo (23%) e ai 649 di Civati (11%).

Un risultato che secondo l’assessore regionale uscente Luca Braia, indica un chiaro segnale di cambiamento del quale non si potrà tenere conto.

«E’ uno straordinario risultato che conferma che la volontà di svolta che c’è nel partito, c’è anche nella nostra città. La gente attende dal partito un cambiamento anche nelle relazioni con la comunità, bisogna riflettere molto. Io sono soddisfatto perchè la città ha compreso questa volontà». Sui numeri dei votanti, aggiunge: «Coincide con la quantità delle competizioni elettorali a cui abbiamo chiamato l’elettorato (in mattinata l’analisi era stata già illustrata dal segretario cittadino del Pd, Cosimo Muscaridola, ndr.), ma credo si tratti di un aspetto fisiologico.

La competizione precedente che riguardava l’elezione del presidente della Regione, ha mosso un interesse di altro livello. Questa volta in campo c’era la segreteria nazionale del partito che ha motivato un elettorato più politico, legato al centrosinistra e al Pd. Nella passata consultazione, erano presenti forze come il centro Democratico e la Sel. Considerando quei voti, si giunge al dato di oggi.

Ora andiamo avanti col cambiamento».

a.ciervo@luedi.it

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