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di MARIATERESA LABANCA
POTENZA – Si chiama “Officina Basilicata”, prende le mosse dalla recente iniziativa lanciata a livello nazionale da Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Non un movimento, nè un’associazione, ma «un percorso» che nel giro di pochi mesi dovrebbe portare alla nascita di una nuova realtà politica che da Fratelli d’Italia si allarga, aprendo a destra, ma anche all’area moderata centrista e liberale. «Siamo l’unico vero centro destra credibile», dice Gianni Rosa, che ieri, reduce del risultato elettorale che l’ha consacrato candidato più votato della coalizione a Potenza e provincia, ha convocato una conferenza stampa per presentare il progetto. «Il risultato delle urne ci ha già riconosciuto merito del lavoro svolto in questi mesi – continua Rosa – Ma ora l’obiettivo è quello di allargarci e radicarci ancora di più sul territorio. Non crediamo in Marcello Pittella, che è solo l’ultimo pezzo di quel sistema corrotto che da anni governa la Basilicata. Quel sistema che ha fatto in modo che più della metà dei lucani scegliesse il partito del non voto. E’ a loro che ci rivolgiamo: a quegli elettori di area centrodestra che in questi anni non si sono sentiti rappresentanti dall’offerta politica in campo e soprattutto dal Pdl». Sicuramente non da Latronico e da Viceconte. «Che – dice Giovanni Paciucco, ex Grande Sud, oggi FdI – ci hanno tolto la dignità di destra. Non possiamo sentirci rappresentati da Guido Viceconte».
Oltre Fratelli d’Italia si mettono sul cammino di “Officina Basilicata” esponenti di destra, come il presidente dell’associazione il Sentiero, Antonio Vigilante, e l’ex sindaco di Tolve, Pasquale Pepe, che proviene da Destra sociale ma già da tempo ha aderito al partito della Meloni in Basilicata. C’è anche Gianfranco Blasi, il coordinatore regionale di Grande Sud. Il partito di Micciché a livello nazionale ha aderito a nuova Forza Italia di Berlusconi. In regione, gli esponenti lucani hanno fatto un’altra scelta. Blasi spiega: «E’ vero che loro non ci hanno cercato. Ma noi non li avremmo seguiti lo stesso. Perché siamo convinti che sia necessaria una vera svolta culturale e politica. Abbiamo scelto Fratelli d’Italia perché oggi rappresenta l’unica vera e credibile alternativa politica. Altrimenti saremmo condannati ai vari De Filippo e Pittella di turno. In consiglio regionale Gianni Rosa sarà il nostro rappresentante. A livello politico lavoreremo insieme per trasformare questa in una realtà sempre più grande».
E’ più di un’adesione quella di Marina Boncristiano, ex Udc: di Officina Basilicata sarà la portavoce regionale. «E’ l’ora di passare dal condizionale all’imperativo: dobbiamo lavorare per il bene della Basilicata. Per ricostruire questa regione ridotta alla ceneri. Occorre un progetto politico nuovo e diverso, che sappia interpretare i sogni e l’identità di questa terra».
E lancia l’allarme: «Qualcuno sta pensando a cassare questa regione dallo scenario nazionale. E allora bisogna ricominciare dal senso dell’appartenenza». Annuncia un manifesto di proposte da presentare entro febbraio. E poi si rivolge al neo presidente Pittella: «Subito Statuto e il documento sulla coesione sociale. Che però non può passare attraverso il becero assistenzialismo. Servono interventi per le famiglie, un’offerta programmatica che si trasformi in servizi». Quindi la richiesta: «Bene la riduzione degli assessori da sei a quattro. Ma chiediamo che uno di questi abbia una specifica delega alla famiglia».
E ancora: «Siamo uomini liberi e faremo una vera opposizione. Non quella dei ballerini alfaniani, ma nemmeno quella di Latronico e Viceconte».
Nella squadra della neonata “Officina Basilicata” anche il geologo Giampiero d’Ecclesis e Maria Bonsela di Io Amo la Lucania. Si rivolge alle forze di destra, l’ex sindaco di Tolve, Pasquale Pepe: «Non facciamo l’errore di rimanere a guardare. E’ il nostro momento. Fratelli d’italia ha un progetto più vasto nel quale possiamo riconoscerci. Sarebbe un errore non farlo».
Officina basilicata parte dalle pizze. Con gli appuntamenti politici per promuovere tre petizioni. indulto, amnistia e clandestinità. «In Consiglio – conclude il consigliere regionale Rosa – saremo opposizione forte. Con ruolo di controllo, ma anche di proposta».
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