Pier Ferdinando Casini e Roberto Occhiuto
2 minuti per la letturaCOSENZA – Qualcuno pensava che l’ex parlamentare Roberto Occhiuto fosse in procinto di aderire al movimento di Alfano. I segnali in questa direzione erano diversi. Quando lo scorso 22 ottobre Occhiuto presentò a Cosenza la sua associazione politico-culturale “E’ ora”, alla presenza di Pierferdinando Casini, Scopelliti era lì in prima fila e il suo intervento ricco di riconoscimenti al talento politico di Casini sembrava un endorsement di quelli che contano. Il riferimento comune al Ppe, sembrava poi la “coperta ideologica” dell’operazione. Al Comune di Cosenza, dove sindaco è suo fratello Mario, si era costituito un gruppo in cui erano confluiti i più stretti seguaci dei fratelli Occhiuto e i consiglieri più vicini al consigliere regionale Fausto Orsomarso, fedelissimo del Governatore e sempre più presente nelle stanze di Palazzo dei bruzi, soprattutto dopo lo strappo fra il sindaco Occhiuto e Katya Gentile, figlia dell’assessore regionale Pino, cui l’architetto dopo un periodo di guerra di nervi aveva tolto le deleghe, guarda caso ai Lavori Pubblici. Quest’ultima circostanza aveva indotto i più maliziosi a pensare ad una manovra del Governatore per ridurre l’influenza politica dei Gentile sulla città e di contrastarne l’egemonia utilizzando il sindaco Occhiuto. Tutti questi ragionamenti, però, da qualche giorno sono crollati. Fonti romane ben informate parlano di una serie di incontri di Roberto Occhiuto con i maggiorenti della nuova Forza Italia, tra cui Raffaele Fitto (suo testimone di nozze) che sarebbero riusciti a convincere Occhiuto a sostenere il progetto di Silvio Berlusconi e abbandonare le sirene di Alfano e Scopelliti e di Casini. Solo qualche giorno fa il capogruppo regionale di FI, Ennio Morrone, aveva annunciato in Calabria nuovi e pesanti ingressi nel partito, ovviamente senza fare nomi per non vanificare le trattative. Chissà se si riferiva proprio ad Occhiuto. In questo caso per l’ex parlamentare si tratta di un ritorno, visto che negli Azzurri aveva militato, prima di approdare all’Udc, e aveva lasciato dopo roventi polemiche proprio con i fratelli Gentile. Nella sua decisione avrà influito anche la scelta effettuata dai fratelli Gentile di stare con Alfano.
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