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Si è infiammata tutta in una sera la campagna elettorale per le regionali.

L’attenzione nazionale  di una regione piccola come la Basilicata e la presenza di un comunicatore che infiamma le piazze come Grillo lo hanno consentito.

A far schioccare poi una scintilla ci ha pensato il cambio di piazza che come nelle migliori tradizioni non poteva essere indolore.

Anche se in pochi potevano immaginare una reazione del genere, certamente la presenza di Grillo l’ha favorita e di certo ci è voluta l’abilità dialettica e qualche stilettata dal palco del Pd per provare almeno parzialmente a placarla o limitarla.

Ma l’impressione che c’è stata è stata chiara, i sentimenti e gli umori sono apparsi immediatamente evidenti a tutti e incontestabili.

La visita di Epifani è stata in realtà una visita lampo, sia per i tempi ridotti a disposizione, sia per il ritardo con cui è arrivato il segretario del Pd ma anche perchè in quel frangente protrarre ulteriormente il comizio avrebbe potuto essere deleterio, controproducente.

Se e quale sarà l’effetto di questa serata lo capiremo probabilmente lunedì sera. Di certo però quello che è accaduto ha colpito, non era atteso e ha fatto anche meravigliare chi da molti anni milita nel Partito Democratico.

Insomma non una bella serata anche se la campagna elettorale si chiude oggi e nell’arena Adduce, Pittella e lo stesso Epifani hanno potuto tirar fuori le loro doti “gladiatorie” per cercare di cambiare l’impasse che si stava creando.

Di certo una situazione inattesa, di certo con Grillo che precedeva un pericolo concreto che era dietro l’angolo.

E poi gli umori della gente, contro tutto e tutti dai partiti ai giornalisti, da un sistema intero che non piace e che non funziona alla voglia di cambiare.

Verso cosa e come rimane l’interrogativo a cui continuare a dare risposta nelle prossime ore e fino alla chiusura dei seggi.

p.quarto@luedi.it

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