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MATERA – «Il Pd è uno solo ma il cancro di cui deve cercare di liberarsi sono le mille correnti e i tanti spifferi a cui è sottoposto».

Il segretario di Matera del Partito Democratico Cosimo Muscaridola risponde così a Luca Braia ricostruendo le ultime giornate, la scelta della candidatura e i problemi interni al Partito.

La voglia di unità accomuna tutti ma poi in realtà, come emerge dai diversi contendenti, il traguardo non è ambito realmente.

«Noi abbiamo costruito una lista che potesse tenere dentro le diverse personalità, abbiamo coinvolto il vicesegretario provinciale Carmine Lisanti a cui è stato chiesto di essere in lista, così come al sindaco di Salandra Giuseppe Soranno. Da entrambi ci è arrivata una risposta negativa.

Posso aggiungere inoltre che è difficile comunicare con chi non risponde nemmeno alle telefonate per la nomina della commissione interna di garanzia.

E comunque non si capisce perchè se si voleva entrare in questa lista del Pd non è stata fatta una telefonata per chiederlo.

Non sarebbe costato nulla».

Poi Muscaridola chiarisce: «l’Area Democratica  è parte attiva di questo partito ma non ci può essere un padrone del partito e della città.

Ricordo che a suo tempo quando erano maggioranza chi non era vicino a loro ha dovuto candidarsi, alle ultime provinciali, con la Lista Stella per avere dignità. Nel 2009 già molto era stato proibito».

Poi Muscaridola traccia la linea di demarcazione tra Lista Pittella e Partito Democratico: «la lista Pittella nasce come una lista che doveva portare un valore aggiunto e candidare personalità della società civile.

E’ falso dire che chi vota per la Lista Pittella è come se votasse per il Pd. E’ chiaro anzi che se ci sono dirigenti del partito che fanno campagna elettorale non per il Pd ed allora c’è un’anomalia indubbiamente.

Posso aggiungere che il Pd è fortemente impegnato a sostenere e lavorare con Pittella e speravamo in una sua presenza anche nel comizio di venerdì. Purtroppo altri impegni improrogabili gi hanno impedito di esserci nell’apertura della campagna elettorale ma sarà certamente presente  il 14 nell’appuntamento di chiusura a cui parteciperà anche Guglielmo Epifani che terrà alle 20 un comizio a Matera».

Infine quanto alla costruzione della lista Muscaridola conferma che «i nomi sono usciti tutti dalla direzione provinciale del partito ed è poi toccato alla direzione regionale fare una scelta. Verificando anche le decisioni di altre forze e distribuendo sul territorio e per genere le candidature. Non si è trattato di una scelta semplice ma articolata e complessa». Ancora l’obiettivo del Pd è quello di eleggere due consiglieri in un contesto diverso e con meno spazi per tutti: «non sarà facile ma stiamo lavorando per arrivare a questo traguardo».

Poi un’altra stoccata alla Lista del Presidente: «lì non c’è parità di genere perchè ci sono solo uomini».

Muscaridola non vede però, in questo contesto però, questioni che possano intrecciarsi in prospettiva dei congressi che si dovranno tenere anche a livello locale. «Io credo sia necessario separare le elezioni dai problemi interni e dai congressi del partito. Il congresso si farà in un secondo momento e per allora mi auguro che torni il sereno nel Pd.

 Mi auguro che ci sia un congresso unitario che ci avvicini all’appuntamento importante con le elezioni europee».

Infine l’ultima battuta sul voto: «la vera novità è la presenza di dirigenti che hanno voluto abbattere lo status quo e fare una scelta del tutto nuova. Questo è ciò che contraddistingue il Pd.

L’astensionismo  e la protesta? Sono rischi tangibili ma mi auguro che la gente si convinca che non votare o votare per il Movimento 5 stelle è sbagliato e basta vedere cosa sta succedendo in Parlamento per rendersene chiaramente conto. Non sono così diversi».

p.quarto@luedi.it

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