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CATANZARO – L’appello, o forse l’ultimatum, lo lancia Pino Galati, unico parlamentare calabrese a rimanere “fedele” al cavaliere Berlusconi nella guerra interna al Pdl. Un messaggio rivolto prima di tutto al governatore Giuseppe Scopelliti, quindi a tutta la classe dirigente calabrese ed ai colleghi in Parlamento.
Il messaggio parte nel giorno in cui Berlusconi si dichiara leader unico: “Confido che la deputazione calabrese, il Presidente Scopelliti ed i gruppi dirigenti regionali – afferma Galati – possano favorire questo processo unitario, già condiviso poco tempo fa insieme al Presidente Silvio Berlusconi, diretto alla rinascita di Forza Italia”.
Un’apertura, sembrerebbe, alle “colombe calabresi”, anche se i toni di Galati sono perentori rispetto alla ragioni: “Quanto deliberato dall’Ufficio di Presidenza del Pdl, che ha determinato l’azzeramento delle cariche ed i pieni poteri a Silvio Berlusconi – afferma il deputato lametino – è passaggio necessario per rendere tutti quanti protagonisti del nuovo corso, ed è in stretta coerenza ed in sintonia con il percorso già condiviso all’interno del nostro partito che ha portato alla rinascita di Forza Italia”.
In poche parole, la scelta giusta è quella di Silvio. E non si discute. Galati aggiunge: “E’ necessario ora, con la nuova Forza Italia, favorire quella rivoluzione liberale voluta dai nostri elettori e da gran parte dei cittadini desiderosi di rendersi partecipi di un processo di rinnovamento e di riforme utili al Paese. Il nostro sostegno al Governo non mancherà fino al momento in cui le nostre proposte programmatiche troveranno adeguato riscontro nell’esecutivo. Per realizzare questo percorso è indispensabile ascoltare il richiamo all’unità dei nostri elettori, seguendo la linea del nostro Presidente Silvio Berlusconi, mettendo da parte le spinte secessioniste auspicate dai nostri avversari, che, ancora una volta, puntano sulle fragilità altrui e non sulle loro forze programmatiche”.  
Rivolto agli amici calabresi del Pdl, Galati spiega che una loro posizione unitaria con Berlusconi “sarebbe un importante contributo volto a mantenere unito il partito anche in vista di importanti scadenze elettorali come le Europee del 2014 e le elezioni regionali del 2015. Sono convinto che solo operando in tale modo è possibile realizzare, secondo quanto tracciato da tanti anni da Silvio Berlusconi, il nostro progetto che tende ad aggregare le forze moderate che si ispirano al Partito Popolare Europeo. Il mio personale impegno è quello dei tanti amici che condividono la piena leadership di Silvio Berlusconi e va in questa direzione”.
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