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Catanzaro, 24 ott. – E’ la mancanza di copertura finanziaria il nodo cruciale emerso dalla relazione della Corte dei Conti sulle leggi approvate dal Consiglio regionale nel primo semestre del 2013. La relazione della magistratura contabile è stata illustrata stamani, a Catanzaro, nel corso di una udienza pubblica tenuta nella sede della sezione regionale di controllo della Corte. Sotto la lente di ingrandimento dei magistrati sono finite, dunque, le coperture finanziarie e tecniche di quantificazione degli oneri delle leggi approvate nei primi sei mesi. Ad introdurre la relazione è stato il presidente della Corte, Giuseppe Ginestra, quindi l’intervento del magistrato relatore, Natale Longo. “In passato – ha detto Ginestra – le nostre relazioni non sono mai state portate all’attenzione del consiglio regionale. Ora sembra che ci si stia avviando ad una controtendenza tanto che il presidente del Consiglio, Francesco Talarico, durante un incontro ci ha annunciato che ci sarà una seduta specifica per analizzare i nostri lavori”. 
A spulciare tra le pratiche del Consiglio regionale è stato il magistrato Longo, che ha preso in esame 14 leggi, comprese quelle relative alla stabilizzazione dei precari nel settore della sanità, alla disciplina transitoria delle competenze regionali e strumenti operativi dopo lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti, agli interventi di inclusione sociale, integrazione socio-sanitaria e contrasto alla povertà ed all’istituzione dell’azienda regionale per la forestazione e le politiche per la montagna. Tutti provvedimenti che – è stato rilevato – hanno inciso e hanno prodotto effetti importanti anche dal punto di vista finanziario. “Effetti finanziari in termini di maggiori spese o minori entrate – ha sostenuto il magistrato relatore – sono ascrivibili sostanzialmente alle leggi regionali 2, 5, 8, 10, 11, 12, 15, 18, 19, 21, 24, 25, 26 e 27. In via liminare e salvo successivi approfondimenti specifici, si osserva, sul terreno metodologico, che si è talora registrata la totale assenza di relazione tecnico-finanziaria ovvero più frequentemente la sua inadeguatezza sul terreno tecnico-contabile della quantificazione degli oneri. Inoltre, si precisa che non sono stati trasmessi (nè sono stati rinvenuti su internet) i pareri della commissione bilancio e programmazione economica presti dall’articolo 72 del regolamento del Consiglio regionale”. All’adunanza sono intervenuti il vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò, il presidente della Commissione Vigilanza e Controllo Aurelio Chizzoniti ed il presidente della Commissione Bilancio Candeloro Imbalzano. (AG

CATANZARO – E’ una bacchettata sonora quella che la Corte dei Conti rivolge alla Regione Calabria: si fanno leggi, ma non ci si cura dell’impatto sulle casse pubbliche. La mancanza di copertura finanziaria è il nodo cruciale emerso dalla relazione della Corte dei Conti sulle leggi approvate dal Consiglio regionale nel primo semestre del 2013. 

Il giudizio è stato comunicato stamattina a Catanzaro, nel corso di una udienza pubblica tenuta nella sede della sezione regionale di controllo della Corte. All’adunanza sono intervenuti il vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò, il presidente della Commissione Vigilanza e Controllo Aurelio Chizzoniti ed il presidente della Commissione Bilancio Candeloro Imbalzano. Ad introdurre la relazione è stato il presidente della Corte, Giuseppe Ginestra, quindi l’intervento del magistrato relatore, Natale Longo.

Sotto la lente di ingrandimento dei magistrati sono finite, dunque, le coperture finanziarie e tecniche di quantificazione degli oneri delle leggi emanate tra gennaio e giugno. Longo ha presentato l’analisi di 14 leggi, comprese quelle relative alla stabilizzazione dei precari nel settore della sanità, alla disciplina transitoria delle competenze regionali e strumenti operativi dopo lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti, agli interventi di inclusione sociale, integrazione socio-sanitaria e contrasto alla povertà ed all’istituzione dell’azienda regionale per la forestazione e le politiche per la montagna. Tutti provvedimenti che – è stato rilevato – hanno inciso e hanno prodotto effetti importanti anche dal punto di vista finanziario. «Si è talora registrata – ha affermato il magistrato – la totale assenza di relazione tecnico-finanziaria ovvero più frequentemente la sua inadeguatezza sul terreno tecnico-contabile della quantificazione degli oneri. Inoltre, si precisa che non sono stati trasmessi (nè sono stati rinvenuti su internet) i pareri della commissione bilancio e programmazione economica».

Il presidente Ginestra ha invece rilevato che in passato le relazioni della Corte dei Conti «non sono mai state portate all’attenzione del consiglio regionale» riconoscendo però che «ora sembra che ci si stia avviando ad una controtendenza tanto che il presidente del Consiglio, Francesco Talarico, durante un incontro ci ha annunciato che ci sarà una seduta specifica per analizzare i nostri lavori».

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