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POTENZA – Si deve attendere ancora per sapere l’esito dei ricorsi. Tutto rinviato a oggi. Nulla di fatto ieri. Si è rivelata inutile l’attesa per la decisione del Tar. Il Tribunale amministrativo regionale si è preso altre ore per sciogliere il verdetto sulla lista “Pittella presidente”.
In realtà il Tar si è aggiornato alle dieci di stamani non solo per decidere sulla lista del candidato governatore della coalizione di centrosinistra. Hanno presentato ricorso al Tar contro l’esclusione decisa dall’Ufficio elettorale regionale altre liste: quelle del tenente Giuseppe di Bello, il Mir e la La destra.
Ovvio che le maggiori aspettattive (senza voler togliere nulla a nessuno) riguardano la lista del candidato governatore marcello Pittella.
E ieri è stato una giornata di grande passione per tutti i sodali di Pittella e non solo. L’esclusione o meno dalla competizione elettorale regionale del 17 e 18 novembre della lista dei sindaci (Giuseppe Castronuovo di Senise, Costantino Di Carlo di Balvano, Domenico Esposito di Sant’Arcangelo, e Pasquale Scavone di Tito più l’ex primo cittadino di Lavello Antonio Annale) con anche il presidente regionale di Prima Persona, Polese tiene banco a tutti i livelli.
Immaginabile quello che è accaduto ieri pomeriggio con richieste di notizie arrivate a centinaia sul telefono o sui social network. Una sorta di “sindrome” collettiva che è andata avanti per ore. Fino a ieri sera quando nonostante l’orario (la cancelleria per il deposito della sentenza era ben chiusa da ore) si rincorrevano voci incontrollate su una decisione del tar dell’ultima ora. Insomma pare un’attesa da tifosi di calcio e non da sostenitori politici.
Chiaro che il tempo scorre e la decisione di esclusione o di riammissione della lista inizia a essere determinante. Non solo per Pittella stesso o per il Pd e il centrosinistra. E’ tutto il quadro politico che attende la sentenza del tar per capire le reali forze in campo.
Ed è la seconda volta che la giustizia “tiene in scacco” la politica lucana. La prima volta ovviamente con le indagini di “rimborsopoli” che di fatto hanno chiuso in anticipo la legislatura regionale. Ora con la decisione sulla riammissione di 4 liste compresa quella del favorito della vigilia alla vittoria finale.
Inutile dire che una decisione o l’altra avranno ricadute in termini numerici sul voto finale. La lista “Pittella presidente” è accreditata di almeno 20 mila voti (probabilmente di più). Se dovesse essere esclusa non sono voti che si trasferirebbero automaticamente alle altre liste del centrosinistra.
E quindi la questione interessa sì da vicino la coalizione guidata dal Pd ma anche le altre forze in campo a partire dal centrodestra guidato da Tito Di Maggio e dai grillini che sono capeggiati fa Piernicola Pedicini che ambiscono a ribaltare il quadro regionale che ha visto il centrosinistra governare ininterrottamente dal 1995. Ad ogni modo oggi dovrebbe essere tutto più chiaro e finalmente dovrebbe decollare anche la campagna elettorale che finora è rimasta congelata in attesa delle sentenze.
s.santoro@luedi.it
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