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CATANZARO – Sanità e partecipate, con un richiamo alla mancata costituzione del collegio dei revisori. Sono alcuni degli aspetti, tra rilievi e criticità, emersi dalla relazione della sezione regionale di controllo della Corte dei conti sul bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2013. All’adunanza pubblica ha partecipato, in rappresentanza della Regione, l’assessore al Bilancio, Giacomo Mancini. Il documento letto dal relatore Nicola Longo (presidente Giuseppe Ginestra) è stato prodotto in adesione alle nuove disposizioni che stabiliscono che le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti esaminino i bilanci preventivi e i rendiconti consuntivi per la verifica del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilità interno, dell’osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento, della sostenibilità dell’indebitamento e dell’assenza di irregolarità suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari dell’ente. In materia di sanità, dalla relazione, emerge tra l’altro che ”il bilancio preventivo economico annuale consolidato del servizio sanitario regionale per il 2013 non è stato approvato entro il termine del 31 dicembre 2012”. Il consolidamento del bilancio preventivo annuale 2013 con i bilanci economici preventivi 2013 delle Aziende del servizio sanitario regionale ”non è avvenuto in quanto alla data del 31 dicembre 2012 non tutte le Aziende avevano trasmesso i bilanci preventivi, non rendendo quindi possibile procedere al relativo consolidamento”. E ancora: “A fronte della richiesta istruttoria finalizzata ad acquisire documentazione comprovante che il bilancio preventivo redatto dai singoli enti del Servizio sanitario sia coerente con la programmazione regionale, l’amministrazione ha riferito che ‘la programmazione sanitaria ed economico-finanziaria della Regione è in fase di rivisitazione in virtù del nuovo programma operativo 2013-2015 che sul piano della programmazione sostituirà il Piano di rientro dai disavanzi sanitari attualmente vigente. Tale programma operativo è in fase di definizione per essere sottoposto alla valutazione dei ministeri competenti” per cui, si rileva ancora, “allo stato non esiste un adeguato coordinamento tra la programmazione sanitaria regionale e i bilanci redatti dai singoli enti del servizio sanitariò.
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