La festa per Francesco Chiaramonte
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – E’ andata ben oltre le previsioni la partecipazione della gente alla pubblica festa organizzata per il 18esimo compleanno di Francesco Chiaramonte, colpito all’età di tre anni da una gravissima forma di handicap psicofisico (tetraparesi e cecità corticale) che lo ha condannato sulla sedia a rotelle, incapace di riconoscere quanto avviene attorno a lui. La patologia, raccontano i genitori, è insorta a seguito di un errore medico riguardo all’encefalite da cui il bambino era stato colpito.
Circa 2000 persone sono giunte in paese per stringersi accanto allo sfortunato giovane, tra loro la sindaca Limardo, il presidente della provincia Solano, il senatore Mangialavori e altri amministratori dei centri vicini.
La ricorrenza è stata impreziosita dalla benedizione apostolica e dagli auguri inviati al ragazzo, con relativa pergamena, da Papa Francesco e letti in chiesa dal parroco durante la messa allo scopo celebrata.
A promuovere la festa e a coinvolgere l’intero paese sono stati i genitori Nino e Paola che da sempre assistono con sconfinato amore lo sfortunato ragazzo. La realizzazione dell’evento si deve all’entusiastico impegno di circa 40 persone, donne e uomini, giovani e adulti, che hanno allestito un’enorme tavolata dove i convenuti hanno potuto consumare, in maniera del tutto gratuita, una cena completa, dolci e spumante compresi, offerta dalla famiglia. Dopo la messa, mentre la gente consumava la cena, sul palco davanti alla chiesa c’è stato un apprezzato spettacolo musicale seguito dai fuochi d’artificio.
Per tutta la serata Francesco, sulla sua carrozzina, è stato subissato di carezze e auguri fino all’emozionante momento clou, quando è stato issato sul palco dove si è proceduto al taglio della grande torta, con tutti i presenti a cantare il rituale “Tanti auguri a te”.
Al termine della lunga serata mamma Paola e papà Nino, visibilmente commossi, non sono riusciti a trattenere le lacrime. Ringraziando tutti coloro che hanno voluto essere vicini al loro Francesco, hanno anche rivolto un pensiero a tutti coloro, bambini e ragazzi in primo luogo, che condividono col loro figliolo la sfortuna di una patologia così terribile.
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