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«SE per cortesia potete tornare domani. Oggi è domenica e non c’è nessuno». Così, sono rimasti parecchio stupiti, delusi e increduli i due parlamentari M5S che con un tecnico, un fisico di fiducia, ieri avrebbero voluto parlare con un responsabile del centro Itrec di Rotondella. Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli volevano esercitare il diritto ispettivo che hanno i parlamentari, ma soprattutto volevano porre alcune domande e fare controlli rispetto a un caso che «interessa l’intera regione, e non solo». Dopo il trasporto di materiale nucleare conservato nel centro verso gli Usa, la Sogin, la società che gestisce il centro, al tavolo della trasparenza convocato dal governatore De Filippo, ha fatto sapere che sono già pronti i piani di rimpratrio delle barre di uranio custodite nella struttura.
«Il divieto è stato garbato, ma di fatto, a due parlamentari della Repubblica italiana, è stato vietato di esercitare una delle prerogative della loro funzione».
Liuzzi racconta: «Avevamo provato ad avvisare via mail e telefonando il giorno prima, ma non abbiamo avuto risposta. Così, ci siamo recati di persona. Le due guardie giurate all’ingresso hanno contattato il direttore del centro che ha vietato l’ingresso, spiegando che di domenica nel centro ci sono solo tecnici».
I parlamentari avrebbero anche voluto verificare il funzionamento delle centraline di controllo e capire le modalità dei rilievi di radioattività all’interno dell’Itrec, «dato che in Basilicata spesso i controllati si confondono con i controllori», dicono.
Perché di domenica? «Perchè è stato il primo giorno utile tra gli impegni in aula, e lunedì si ricomincia con le votazioni». Ma torneranno. È un impegno.
sa.lo.
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