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MATERA – Sono il simbolto di un sentimento che comunque si sente forte in città e che provano a coltivare in vista delle prossime elezioni.

«Ci faremo forti delle oltre settemila firme che siamo riusciti a sottoscrivere quando abbiamo chiesto ai materani di aderire la Puglia e di lasciare la Basilicata. Oggi vogliamo contare come materani e per questo che faremo sentire la nostra presenza alle prossime elezioni regionali». Il portavoce di Matera si Muove Massimiliano Amenta parla con il “Quotidiano” delinea un vero e proprio programma politico  in vista dell’appuntamento di novembre con le idee chiare a cominciare dal candidato presidente. «Non lo abbiamo ancora scelto ma sarà certamente un materano. Noi abbiamo pronto il programma con nove punti che contiene la necessità dello Statuto come un elemento fondamentale ma anche il cambio della legge elettorale per far contare di più i territori con l’abolizione del listino e la creazione di collegi uninominali per poter rappresentare compiutamente tutti quanti i diversi territori che ci sono a livello locale».

Le parole di Amenta testimoniano l’impegno politico che Matera si muove prova a mettere in capo con un’idea che vuole sottolineare le esigenze del territorio materano e comunque delle diverse realtà che esistono a livello locale come specifica a chiare lettere lo stesso Amenta: «chiediamo che le diverse peculiarità emergano con maggiore chiarezza. Pensiamo ad un dipartimento agricoltura nel metapontino laddove si produce quasi l’ottanta per cento della produzione agricola lucana e dove dunque è necessario avere una presenza forte sul territorio. Così come allo stesso modo riproponiamo la necessità che a Matera venga posta la sede dell’Azienda di promozione turistica della Basilicata e anche dell’assessorato al turismo. Sono segnali simbolici ma che sono al tempo stesso molto importanti.

Così come in tema di sanità è importante» continua ancora Amenta illustrando alcuni dei punti, nove, del programma che Matera si muove porta avanti, «portare un servizio di radioterapia all’Ospedale di Matera senza costringere i cittadini per curarsi ad andare a Rionero o nella vicina Puglia.

E ancora si può parlare decisamente di un intervento che purevi deve essere sui Fesr dove la maggior parte degli investimenti per infrastrutture previste riguardano la provincia di Potenza».

Per chiudere non manca una stoccata di natura sostanzialmente politica verso quello che è il resto dello schieramento in campo e sul ruolo che Matera rischia di svolgere in questo tipo di scenario.

«Quanto vediamo all’interno del Partito Democratico materano dove si prendono solo a schiaffi tra loro è alquanto eloquente.

Siamo convinti che ancora una volta il candidato del Pd e del centrosinistra per la presidenza della Regione sarà un potentino.

Nel centrodestra invece sono proprio rassegnati a perdere. Noi vogliamo distinguerci rispetto a queste situazioni affermando la nostra identità che mira a sottolineare ed esaltare quello che sarà il ruolo di Matera, con il nostro candidato.

Soli in corsa? Penso che molto difficilmente queste forze di cui parliamo vorranno sottoscrivere il nostro programma, noi siamo pronti ad andare per la nostra strada senza problemi e presentando, naturalmente, candidati anche nella provincia di Potenza».

Al di là di quella che potrà essere la battaglia elettorale delle prossime settimane Matera si muove è convinta di partire con un patrimonio, dato dalle firme che sono state raccolte nei mesi passati sulla questione dello spostamento di Matera in Puglia e soprattutto da un piccolo vantaggio rispetto al resto della compagnia, cioè quello di avere le idee chiare sul programma e su cosa puntare per il futuro.

«Noi puntiamo su Matera, sulla materanità, vogliamo contare anche in futuro e non possiamo proprio accettare che la situazione rimanga questa e non si sblocchi» conclude Amenta.

Un messaggio chiaro per l’entrata in scena nelle prossime settimane del resto della compagnia, che troverà sul versante materano un contendente in più.

p.quarto@luedi.it

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