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CATANZARO – «Le risultanze del conto di bilancio e del conto del patrimonio per l’esercizio finanziario 2012 appaiono formalmente corrette». E’ questa la conclusione del procuratore regionale della Corte dei Conti, Cristina Astraldi De Zorzi, che ha presentato oggi la propria requisitoria per il giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione Calabria per il 2012. Le uniche osservazioni formulate dalla Corte dei conti, «riguardano aspetti strutturali e non determinano scompensi per gli equilibri di bilancio». L’udienza si è svolta oggi a Catanzaro, nella sede della Corte, alla presenza, tra gli altri, del governatore Giuseppe Scopelliti, dei vertici delle forze dell’ordine e di diverse autorità. I dati stonati e richiamati dalla magistratura contabile, in particolare, riguardano la capacità di spesa, ancora non positiva, e l’aumento dell’indebitamento, anche se previsto e autorizzato.

 

L’ANALISI SULL’ENTRATE E’ STATA POSITIVA. Nella sua relazione, il procuratore ha evidenziato tutti gli aspetti del bilancio, partendo dalle variazioni di bilancio per il previsionale 2012. L’entità complessiva della manovra finanziaria è stata pari a 462,3 milioni di euro, di cui 397 milioni relativi alla riallocazione obbligatoria dei fondi vincolati (quali Por, sanità e altri fondi statali), 46 milioni relativi ad economie riaccertate su fondi vincolati e 19,3 milioni relativi alle risorse autonome. Le maggiori variazioni per le entrate sono state legate a maggiori trasferimenti in conto corrente e in conto capitale da parte dello Stato e della Comunità europea. Mentre nella voce spesa le variazioni maggiori hanno interessato la salvaguardia del territorio (41,73%); istruzione, formazione professionale e lavoro (34,23%); difesa civile e sicurezza (32,09%). Queste spese hanno riguardato le aree esposte a rischio idraulico e geomorfologico, la prevenzione del rischio sismico, la formazione professionale e il lavoro, interventi per calamità naturali. Elevato, evidenzia la Corte dei Conti, l’avanzo di bilancio, pari a 5.174,69 milioni di euro. Tra le azioni messe in campo nella gestione delle entrate, il procuratore Astraldi De Zorzi ha sottolineato le differenze al titolo III, «dovute in parte al recupero di somme trasferite a soggetti attuatori di interventi a carico del Por 2000/2006, ed ai versamenti delle aziende farmaceutiche per ripianare l’eccedenza di spesa farmaceutica. Si tratta di operazioni economiche e contabili – ha sostenuto il procuratore – che hanno consentito alla Regione di ridurre il deficit finanziario, sia in materia di indebita erogazione e percezione di fondi comunitari, sia in relazione alla spesa sanitaria, la cui incidenza sulla spesa regionale è sempre stata particolarmente rilevante». Nella relazione è stato anche affermato che «nel 2012 si registra una diminuzione degli accertamenti e delle riscossioni del 9% e del 3,47% rispetto all’anno 2011». Rispetto alla gestione dei residui attivi, la Procura della Corte dei conti ha ricordato che essi «costituiscono un credito per la Regione, pertanto massima cura deve essere dedicata alla loro riscossione, nonchè alla verifica della loro esigibilità». .

QUALCHE RICHIAMO RIGUARDA LE SPESE. Una nota stonata è emersa nelle risultanze contabili della spesa. Al riguardo il procuratore della Corte dei conti che ha sostenuto che «la capacità di spesa della Regione, ancorchè in leggero miglioramento rispetto al 2011, risulta sempre poco soddisfacente mostrando limitata utilizzazione delle risorse disponibili con ripercussioni in ordine al soddisfacimento degli interessi regionali, come, peraltro, dimostra, la formazione di elevato avanzo di amministrazione». Nel delicato capitolo della gestione sanitaria, Astraldi De Zorzi ha riscontrato «positivi risultati» nelle azioni per la riduzione del debito sanitario, anche se nel settore sono stati registrati saldi negativi pari a -179,57 milioni di euro per le riscossioni e -175,66 milioni di euro per i pagamenti. Altra nota stonata è stata quella della mancanza di un inventario aggiornato dei beni mobili e immobili regionali, al punto che «la Regione non è stata in grado di fornire – ha scritto il procuratore – la esatta consistenza quantitativa e qualitativa dei beni mobili e immobili di proprietà della Regione, essendo ancora in corso un’indagine conoscitiva». Infine, «l’indebitamento previsto ed autorizzato nel 2012 fa registrare un incremento rispetto al 2011 di circa 16 milioni di euro. L’entità dell’indebitamento – scrive il procuratore – appare rilevante sia sotto l’aspetto quantitativo che qualitativo».
LA REAZIONE. “Ho ascoltato le relazioni ed ho colto alcuni spunti di riflessione molto importanti. Emerge che vi sono delle criticità. Abbiamo delle fragilità di equilibri finanziari che sono riconducibili, però, anche ai continui tagli operati dai governi che riducono i trasferimenti nazionali alle Regioni anche se, allo stesso tempo, una regione come la nostra è, comunque, obbligata a garantire i servizi ai cittadini con la stessa qualità e nella stessa quantità”. Lo afferma il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, commentando le relazioni della Corte dei conti. 
“Esiste, poi, come è stato evidenziato il problema dell’Irap e dell’Irpef. Ma il problema della pressione fiscale, come sapete, nasce dal piano di rientro della sanità. Peccato – aggiunge – che questi controlli siano nati soltanto adesso perchè, se fossero stati fatti anche negli anni passati, oggi non saremmo una Regione sottoposta al piano di rientro, nè saremmo una regione che è costretta ad alzare al massimo i tributi e le tasse a cui sono sottoposti i cittadini”. Per quanto riguarda le spese di rappresentanza, aggiunge, “voglio evidenziare che tutti i decreti di spesa di rappresentanza sono pubblicati sul Bur della Calabria. In questi anni, comunque, siamo riusciti a superare alcune delle criticità segnalate. Nella relazione fatta dal Procuratore della Corte dei Conti ci sono stati fatti una serie di riconoscimenti. Allo stesso modo ha fatto la Corte anche quando ci ha detto che oggi noi abbiamo un certo ordine e questo significa, in altre parole, approvazione dei bilanci nei termini e massimo rispetto delle procedure. Ma c’è sempre da lavorare e lo dobbiamo fare per migliorare l’azione della Regione in termini di trasparenza e della buona gestione delle risorse. Anche sul fronte della sanità ci sono stati dei riconoscimenti importanti e dobbiamo continuare su questa strada”.
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