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ROMA – C’era gran parte della vecchia Dc ai funerali del senatore a vita Emilio Colombo, celebrati questa mattina a Roma, nella Chiesa di Santa Emerenziana, nel quartiere Trieste-Salario, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione. Molti amici, colleghi ed “allievi” con i quali Colombo ha condiviso i suoi oltre sessant’anni di vita istituzionale. Da Arnaldo Forlani a Ciriaco De Mita, da Rosa Russo Iervolino a Nicola Mancino, da Gerardo Bianco a Paolo Cirino Pomicino e ancora da Franco Marini a Pierferdinando Casini, a Marco Follini, a Beppe Pisanu. Oltre  alla rappresentanza ufficiale del Senato, presenti anche il sindaco di Roma Ignazio Marino, l’ex premier Mario Monti, il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, il viceministro dell’interno Filippo Bubbico e gli ex sottosegretari Gianni De Gennaro e Giampaolo D’Andrea.  Tra i banchi delle prime file da una parte la famiglia con le due sorelle Anna e Maria, i nipoti e i vari pronipoti, e dall’altra Il governatore De Filippo e il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Santochirico, in rappresentanza della Regione Basilicata, e ancora il sindaco di Potenza Vito Santarsiero, il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, l’onorevole Vincenzo Folino, il senatore del Pdl, Guido Viceconte, il sindaco di Ferrandina, Saverio D’Amelio. E ancora nella penombra della chiesa si potevano scorgere i volti del capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, di Giorgio La Malfa, Luigi Compagna, Pier Luigi Mantini, Enzo Carra, Lorenzo Cesa, Maria Pia Garavaglia e Bruno Tabacci.

Una chiesa gremita di volti più e meno noti stretti attorno al feretro del senatore Colombo come in un ideale abbraccio all’ultimo dei padri costituenti. «Un uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla politica portando avanti i valori cristiani e aiutando chiunque gli si rivolgesse», ha sottolineato il vescovo emerito monsignor Cuccarese durante un’emozionata e sentita omelia. «Colombo – ha detto ancora Cuccarese – ha vissuto in profonda unità i valori morali e i valori politici, è stato un leader discreto che ha concorso da posizioni di grande responsabilità al consolidarsi del dialogo fra laici e cattolici, mantenendo sempre alto e rigoroso il suo impegno per la promozione dello sviluppo e del bene comune nella sua Basilicata, in Italia, in Europa e nel mondo». «Fervente cattolico, uomo insigne e figlio di primo piano della politica italiana», lo ha definito anche Papa Francesco nel messaggio di cordoglio inviato ieri ai familiari e che è stato letto oggi in chiesa.

Attorno al feretro di Colombo le corone del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio, del Senato e della Camera, oltre ai gonfaloni della Regione Basilicata, del Comune e della Provincia di Potenza.

A chiudere il rito funebre un lungo applauso che ha accompagnato all’uscita dalla chiesa la salma del senatore a vita.  Nel pomeriggio il feretro arriverà a Potenza dove sarà aperta una camera ardente in Municipio. Domani un nuovo rito religioso nella città lucana e la tumulazione nella tomba di famiglia, all’interno del cimitero cittadino.

In cantiere già diverse iniziative per onorare la memoria del senatore scomparso a Roma due giorni fa: palazzo Madama ha in programma di dedicare una delle prossime sedute a una solenne commemorazione, si pensa ad un convegno dell’Istituto Sturzo e il vicepresidente Gianni Pittella, ha annunciato di voler proporre al Parlamento europeo di intestare una delle proprie aule a Emilio Colombo «per il suo europeismo tenace, intelligente e visionario». 

m.boggia@luedi.it

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