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COSENZA – Sta per ricomporsi la crisi al Comune di Cosenza. Dal Pdl squilli di tromba annunciano la pace, tanto che il coordinatore provinciale vicario in una nota parla di verifica «indirizzata verso la soluzione». C’è un documento, sottoscritto dallo stesso Orsomarso e dall’altra coordinatrice provinciale, Simona Loizzo, che contiene le linee guida. Nella giornata di sabato, sarà consegnato al sindaco «per condividerne sintesi ed obiettivi specifici e per predisporre la nuova squadra di governo che dovrà insieme realizzarli».
IL PDL SALE A QUOTA 5 – Il rebus della giunta, a questo punto, sembra essersi risolto attorno al numero 5, che rappresenterà la dimensione della rappresentanza Pdl nella squadra di governo. Uno in più, insomma, rispetto all’assetto precedente. E se è sicura il rinnovo dei due dimissionari Luciano Vigna e Marina Machì, gli altri tre posti saranno ripartiti tra le tre aree di influenza dei berlusconiani cosentini. Una poltrona andrà quindi a un manciniano e il nome più accreditato è quello di Carmine Manna. Un altro posto andrà a un uomo di fiducia di Morrone e nelle ultime ore sembra si concretizzi l’ipotesi di Nicola Mayerà. La terza posizione, quella dei gentiliani, è invece ancora da decidere. Ed è anche il nodo più spinoso, considerato che dallo scontro tra la vicesindaco Katya Gentile (LEGGI LE SUE DICHIARAZIONI) e il sindaco Mario Occhiuto si è scatenata la bufera su Palazzo dei Bruzi.
Considerato che Carmine Vizza è già fuori dalla giunta per le dimissioni legate all’inchiesta sulle cooperative, per far quadrare i conti sarebbe necessario un altro sacrificio. E toccherà a uno dei due rappresentanti in quota Udc o a uno dei due di fiducia del sindaco.
GIORNI INTENSI – «Sono stati giorni intensi – dice ancora Orsomarso – in cui, oltre agli aspetti politici ed alle vicende amministrative, abbiamo necessariamente tenuto in conto anche le ragioni ed i sentimenti della nostra squadra di partito. Sono sicuro che dovremmo continuare a lavorare per recuperare in pieno l’entusiasmo di tutta la classe dirigente». «Al tempo stesso – conclude – è doveroso ridare a breve un governo alla città di Cosenza per realizzare quello per cui i cittadini ci hanno sostenuto».
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