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REGGIO CALABRIA – L’Azienda Calabria verde sarà un ente strumentale della Regione con personalità giuridica di diritto pubblico non economico. La riforma dell’Afor passa in Consiglio regionale al termine di un dibattito durato diverse ore. Il piccolo “giallo politico burocratico” sulla forma dell’ente per la forestazione calabrese è stato risolto da un emendamento presentato all’articolo 1 dal consigliere regionale del gruppo misto, Rosario Mirabelli.La nuova azienda regionale è nata con il voto favorevole della maggioranza di centrodestra, quello “responsabile” del gruppo del Partito democratico (unica voce fuori dal coro quella di Mario Franchino che ha votato contro), l’astensione di Italia dei valori, quella di Pasquale Tripodi (che è uscito dall’aula al momento del voto), e la posizione critica di Damiano Guagliardi che ha definito un errore l’approvazione della norma e si è astenuto. La proposta di legge, infine, ha raccolto il voto favorevole di Rosario Mirabelli.Molte delle critiche che si sono levate in aula erano riferite all’articolo della proposta di legge che prevede la soppressione delle Comunità montane, di quello che predispone i distretti e quello che definisce i compiti e la composizione del Comitato tecnico d’indirizzo.
LA SURROGA IN CONSIGLIO – Oggi è stata anche una giornata di surroghe. Pietro Giamborino e Pietro Crinò sono diventati consiglieri regionali. Il politico vibonese e l’ex sindaco di Casignana sono entrati a Palazzo Campanella dopo le dimissioni di Bruno Censore e Giovanni Bilardi, che ha fine aprile hanno dato le dimissioni optando per il rispettivo seggio parlamentare, confluendo fra le fila del Partito democratico e della lista Scopelliti presidente. Il consiglio regionale, completate le surroghe, è tornato nella pienezza della sua funzionalità. Il consigliere Alfonsino Grillo è stato nominato capogruppo della lista Scopelliti presidente.
I NUOVI CONSIGLIERI – Crinò è il primo dei non eletti nella circoscrizione di Reggio Calabria per la lista «Scopelliti Presidente», con 4.656 voti. È alla prima legislatura. Nato a Casignana, in provincia di Reggio Calabria, il 9 aprile 1949, è sposato. Laureato in Medicina e chirurgia, è medico anestesista e ha prestato a lungo servizio presso l’ospedale di Siderno. Sindaco di Casignana per diverse consiliature (compresa quella attuale), è stato Consigliere di amministrazione di “Locride Ambiente», Presidente dell’Assemblea della Associazione dei Sindaci della Locride dal 2009 al 2012 e nel penultimo biennio vicepresidente di Confindustria.
Giamborino è il primo dei non eletti, nella circoscrizione di Vibo Valentia, con 3.500 voti. È alla seconda legislatura: in quella precedente (VIII) ha ricoperto gli incarichi di presidente della prima Commissione consiliare “Affari istituzionali e affari generali», presidente della terza Commissione «Sanità, Attività sociali, culturali e formative» e di presidente del gruppo consiliare della Margherita. Nato a Vibo Valentia il 4 febbraio 1957, è sposato ed padre di cinque figli. Ha studiato lettere e filosofia. Impegnato in politica fin da giovane nella Democrazia cristiana e, in seguito, nel Ppi e nella Margherita. Figlio di un minatore morto nel corso di un incidente avvenuto nel 1969, ha sempre prestato attenzione ai temi del lavoro e dell’emigrazione. Nel 1994, è stato consigliere comunale di Vibo e nel ’95, consigliere provinciale con l’incarico di capogruppo. È stato per sei anni assessore provinciale al Bilancio ed al personale e, successivamente, presidente del Consiglio provinciale. E’ stato presidente regionale di Alice (associazione impegnata nella lotta e prevenzione dell’ictus cerebrale), nonchè componente della direzione nazionale dell’associazione (con funzioni di tesoriere)
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