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POTENZA – La politica lucana ha incassato male il colpo. Non c’è dubbio. La verità è che è stato come un pugno nello stomaco per la politica regionale quella sentenza di condanna a 20 mesi di reclusione (pena poi sospesa) in primo grado per i consiglieri regionali, Franco Mollica, Franco Mattia, Giacomo Nardiello e Prospero De Franchi. Non ci sono precedenti. E il rischio ora che una intera classe dirigente si senta sotto “attacco” è un fatto concreto. Tanto è vero che ieri è stato il giorno del silenzio. Nessuno è intervenuto. Tranne il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Folino che all’Ansa si è detto sorpreso della sentenza soprattutto alla luce della richiesta di assoluzione da parte del Pm e il segretario regionale della Dc Libertas di Basilicata, Giuseppe Potenza.
Gli altri a partire dal presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo per proseguire con gli altri big, parlamentari compresi hanno preferito evidentemente far passare qualche ora. Sorprende ad ogni modo più che il silenzio dei big del Palazzo regionale quello dei grillini con i neo – parlamentari Liuzzi e Petrocelli. La sentenza infatti, in molti l’hanno letta in chiave anti casta. Il silenzio dei grillini che dell’anticasta ne hanno fatto il loro credo sorprende. In un senso e nell’altro. Ovviamente la questione tocca altri aspetti della vita politica e amministrativa della Basilicata. Ma è evidente che la questione ha creato un parapiglia anche in relazione alla nuova Giunta regionale che doveva essere presentata proprio nelle prossime ore nella quale sarebbe (il condizionale ora è d’obbligo) dovuto essere nominato proprio Franco Mollica in quota Udc. Per lui si parlava addirittura della delega alla Sanità. Oggi tutto è avvolto nella più totale incertezza. Ma nulla si può escludere.
Nemmeno un colpo di coda decisionista del governatore De Filippo così come auspica in buona sostanza Giuseppe Potenza. Ma la vicenda oggi è ostica. Considerato che c’è in atto anche un altra indagine sui rimborsi che interesserebbe consiglieri regionali in carica forse la “cautela” a questo punto se non è d’obbligo poco ci manca. Da interpretare invece, il messaggio su Twitter del capogruppo del Pd in Regione, Luca Braia: «Nessuno pensi di far finta che nulla è successo!» che poi ha aggiunto ancora «governo regionale di legislatura o di transizione ma comunque forte che faccia svoltare la Basilicata».
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