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REGGIO CALABRIA – I politici calabresi sembrano avere la passione per i mobili e l’arredamento. Così a Palazzo Alemanni come a Palazzo Campanella.E se il governatore Scopelliti ha speso quasi 90 mila euro per rimettere a nuovo gli uffici del governo regionale a Catanzaro ricavandone anche una zona relax, il presidente del consiglio regionale Franco Talarico non è certo stato da meno. Nel 2012, come si legge sul rendiconto dell’esercizio finanziario del provveditore dell’assemblea legislativa, per Palazzo Campanella sono stati spesi 295 mila euro per l’acquisto di mobili, arredi e attrezzature. Praticamente la quasi totalità dei fondi iscritti nell’apposito capitolo di bilancio che ammontavano a 300 mila euro. 

Per l’acquisto, la manutenzione e il trasloco di mobili e arredi nelle casse del consiglio regionale sono rimasti in giacenza poco più di 4000 mila euro. Fra la fine del 2011 e tutto il 2012, in piena crisi economica, con le polemiche sui costi della casta sempre più roventi e la contingenza dei rigori della spending review imposta dal governo Monti, Palazzo Campanella ha pagato ad un’azienda di Reggio Calabria, (che con il consiglio regionale pare avere un rapporto duraturo), quasi 70 fatture emesse a distanza di pochi giorni l’una dall’altra (e comunque nell’arco di un anno), tutte di importo inferiore o pari a 3000 euro per l’acquisto o la manutenzione di mobili ed arredi. Per un importo totale di poco inferiore ai 200 mila euro. Sono alte, poi, anche le spese sostenute per l’acquisto di materiale informatico o di stampati. Nella lista degli ordinativi emessi per il pagamento lo scorso anno i nomi delle aziende fornitrici si ripetono. La gestione dei fondi passa tutta dalle mani di Nicola Lopez che è segretario generale e provveditore di Palazzo Campanella. E Lopez, nella qualità di segretario generale, determina l’assegnazione del fondo annuale del provveditorato. Spulciando il rendiconto del bilancio 2012 si può notare che, dopo quelle sostenute per le utenze Telecom e per la fornitura di energia elettrica (rispettivamente pari a 500 mila e 700 mila euro), la voce più consistente è quella riferita alle spese di rappresentanza del presidente del consiglio regionale. 
Nello schema di bilancio, che per il 2012 presenta un totale di quasi 2 milioni e 900 mila euro, alla voce entrata è iscritta la somma di 359 mila euro e in quella in uscita la somma di 358 mila euro. Nel 2012, insomma, il presidente Franco Talarico ha speso praticamente tutto il plafond, lasciando in saldo solo 1000 euro. In questo particolare capitolo finiscono, fra le altre cose, un paio di fatture da 2500 euro a favore di un’azienda reggina specializzata nella ristorazione; un contributo da 3000 euro a favore di un’associazione garibaldina a cavallo, una attiva nel mondo dello sport o diverse operanti nel settore della cultura, del teatro e della musica. Fra le note spese c’è ne anche una da 2000 euro per il carnevale di Lamezia ed un’altra di pari importo spesa in cornici. Nell’elenco, poi, ci sta pure la parrocchia di un piccolo centro del basso ionio reggino, (spesa fattura da 3000 euro), e per la locale associazione di promozione turistica (ordinativo di pagamento di 2000 euro). Ma a Palazzo Campanella è possibile anche che la politica succhi soldi alla politica. Tremila euro, infatti, sono stati spesi anche per l’organizzazione “manifestazione elezione consiglio autonomie locali”.
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