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LA sanità, croce e delizia della politica calabrese, rischia di creare qualche nuova grana nel centrodestra. E’ stato Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa a Milano, ad aprire una polemica che tira in ballo la situazione calabrese. Parlando della riduzione dei costi dello Stato, Berlusconi ha sostenuto che «bisogna applicare i costi standard: non è corretto che si paghi una siringa dieci volte tanto in Calabria rispetto ad una regione del nord».
«Altro tema importante nella sanità è pagare i fornitori: in Calabria i giorni di attesa sono 870, in Campania – ha sottolineato ancora Berlusconi – oltre 700 e in Lombardia 320». Alla guida della Regione, e commissario per la sanità calabrese è, però, quel Giuseppe Scopelliti leader meridionale del Pdl. Così sono partite le sottolineature del centrosinistra: «Berlusconi boccia senza appello la sanità di Scopelliti»,ha dichiarato Rosy Bindi, candidata del Pd alla Camera in Calabria. Secondo Rosy Bindi, «sarà difficile per il governatore della Calabria replicare alle parole di Berlusconi. Aspettiamo che trovi risposte convincenti – ha concluso la capolista del Pd- almeno sui costi standard e i ritardi biblici ai fornitori delle Asl». Per recuperare la gaffe del presidente Berlusconi è intervenuto Maurizio Lupi: «La paura di perdere aumenta la propensione dell’onorevole Bindi a parlare a sproposito. L’accenno del presidente Berlusconi alle questioni sanitarie della Calabria era evidentemente riferito alla catastrofica gestione del centrosinistra e alla sua fallimentare stagione di governo regionale. Solo grazie al prezioso lavoro del Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, come Commissario alla Sanità si è potuto ridurre in modo drastico l’enorme buco ereditato dal PD: da 254 milioni di euro a 70 milioni. Questo è uno di quegli esempi di buona gestione della cosa pubblica che, come ha spiegato oggi il Presidente Berlusconi, consentiranno di tagliare gli sprechi e ridurre le tasse ai cittadini».
Anche Italo Bocchino, vicepresidente di Fli, ironizza sulla sortita di Berlusconi: «Oggi da Berlusconi tre autogol. Prima l’attacco alla Sanità della Calabria e della Campania, due regioni governate dal Pdl. Poi propone la restituzione dell’IMU, una tassa che ha inventato lui quando era al Governo, poi applicata sulla prima casa con i voti determinanti del Pdl. Infine parla di copertura attraverso tagli alla spesa pubblica, esplosa durante i suoi anni a Palazzo Chigi, così come ci ricordano i dati del Ministero del Tesoro a firma Tremonti. Insomma, oggi da Berlusconi abbiamo ascoltato una proposta sciocca più che shock, che ricorda le promesse del passato già non mantenute».
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