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LO aveva detto lui: «Per quanto riguarda la Calabria, in particolare sono molto fiducioso ed ho accettato con entusiasmo di guidare la lista alla Camera». Oggi, però, nell’elenco ufficiale dei candidati, il nome di Bruno Tabacci non c’è e il capolista per Montecitorio è l’ex senatore cosentino Franco Bruno, proveniente da Api. Non si è trattato di un cambio indolore. Dietro alla decisione pare infatti ci sia una frattura tra il leader nazionale del partito e la componente calabrese. E a causare lo scontro sarebbero state le parole d’elogio espresse da Tabacci nei confronti di Agazio Loiero, pronunciate subito dopo aver annunciato la propria candidatura sabato 19 gennaio (le date, in questo caso, sono significative): «Abbiamo una base di partenza solida – ha detto – dai comitati che erano sorti spontaneamente in tutta la regione in occasione della mia candidatura alle primarie del centrosinistra e che avevano raccolto un risultato del 5,4%. Un risultato reso possibile anche dallo straordinario impegno di Agazio Loiero, con il quale sono certo che, al di là delle candidature, la collaborazione continuerà». 

Ma come, hanno contestato in Calabria, Agazio Loiero che ha pubblicamente criticato il partito? In un’intervista pubblicata dal Quotidiano mercoledì 16 gennaio, l’ex governatore calabrese aveva annunciato la propria rottura con il Centro Democratico. Ad Adriano Mollo che gli chiedeva delle liste, Loiero ha risposto: «Che fa mi prende in giro? Autonomia e diritti non sta a preparando la lista del centro democratico. Dopo il voto che abbiamo in pochi giorni dato a Tabacci alle primarie, non nego che avevo con lui a più riprese parlato di una lista da costruire insieme per queste politiche ma poi le cose si sono inopinatamente ingarbugliate. Difficile spiegare i vari passaggi. La sostanza è che mi era stata offerta la possibilità di costruire per intero la lista di Camera e Senato, rispettando l’uscente e assumendomi la responsabilità del risultato. Non era una questione personale. La mia stagione politica, come ho già più volte spiegato alla stampa, volge alla fine. Quando mi sono accorto che la cosa non era fattibile, mi sono arreso». 

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Ai referenti calabresi del Centro democratico le critiche sulle modalità di composizione delle liste non sono piaciute. E tantomeno hanno digerito l’elogio pubblico di Tabacci a Loiero. E così si è creata una frattura. Per tutta la notte si è discusso, fino alla decisione ufficializzata stamattina: Tabacci non è più capolista in Calabria.

Redazione web

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